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Pegasus ha colpito il tuo iPhone? Verificalo con MVT

Pegasus è lo spyware che colpisce gli iPhone

Ieri abbiamo parlato di Pegasus, lo spyware sviluppato e commercializzato dall’azienda israeliana NSO Group. Un nuovo report svela come Pegasus avrebbe violato i dispositivi di più persone rispetto a quanto ipotizzato. È il momento di correre ai ripari? Mentre Apple cerca di rassicurare i propri utenti, spunta un programma che permette di scoprire se il proprio dispositivo (Android o iOS) è stato colpito.

Uno spyware ti spia? Nulla di grave, secondo Apple

Secondo il report, le potenziali vittime di Pegasus sarebbero oltre 50.000. Nell’elenco ci sono soprattutto giornalisti, attivisti, legali e esponenti del mondo politico. Tanto basta per non doversi preoccupare, almeno secondo Apple: “gli iPhone rimangono gli smartphone più sicuri sul mercato“.

Questa frase, pronunciata proprio dopo le parole di condanna verso “ogni attacco informatico contro giornalisti, attivisti per i diritti umani e ogni altra persona impegnata per rendere questo mondo un posto migliore” stona non poco. L’utente comune deve stare all’erta oppure no? In risposta arriva MVT, uno strumento in grado di rilevare l’eventuale violazione del proprio smartphone.

pegasus spyware

Cos’è MVT e come funziona

Mobile Verification Toolkit, in breve MVT, è stato messo a disposizione di tutti dai ricercatori di Amnesty International su GitHub. Il software è totalmente gratuito e può analizzare sia Android che iOS, risultando più efficace su quest’ultimo. Il motivo è semplice: gli iPhone colpiti sono molti di più, quindi ritrovare le “orme” di Pegasus è più semplice su iOS. Ma come funziona esattamente?

MVT analizza un backup del dispositivo, ricercando indicatori specifici. Attualmente è un’operazione che può essere effettuata solamente su un computer da riga di comando, ma non è da escludersi che qualche utente possa implementare un’interfaccia così da rendere l’intero procedimento più semplice. Le istruzioni sono comunque presenti nel sito ufficiale, passo per passo.

NSO Group si difende, ma il discorso non sta in piedi

Com’è prevedibile, NSO Group ora si trova nell’occhio del ciclone. La software house però non si smuove: Pegasus sarebbe destinato esclusivamente alla lotta contro il crimine, alla prevenzione degli attacchi terroristici, contro il narcotraffico e in situazioni di emergenza. I report e gli studi emersi negli ultimi giorni smentiscono queste giustificazioni e parlano invece di spionaggio su scala internazionale. Tra le vittime c’è anche Jeff Bezos, fondatore di Amazon (e non solo), nonché uomo più ricco al mondo.

Fonti: punto-informatico.it.

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Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

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