Dr Commodore
LIVE

Metro Exodus Enhanced Edition, la recensione della versione next-gen (PS5)

Metro Exodus rappresentava già un’eccellenza nel suo genere, ma adesso ha raggiunto vette difficilmente raggiungibili 

Metro Exodus era già una delle migliori esperienze post-apocalittiche su PlayStation 4 perché poneva il giocatore al centro di un originale e molto ben ispirato mondo privo di vita e lasciato in rovina in balia di strane e terrificanti creature dallo stile inconfondibile.

I ragazzi di 4A Games, però, hanno deciso di migliorarlo ulteriormente con la versione next-gen che noi abbiamo avuto modo di provare per PlayStation 5.

Questa nuova versione del gioco adesso sfrutta abilmente il controller DualSense per aumentare l’immersione e rende tutto il mondo di gioco visivamente stupendo grazie all’illuminazione globale dinamica e al Ray-Tracing.

Questa recensione si concentrerà principalmente sugli aspetti tecnici di Metro Exodus su PS5, insieme alle nuove aggiunte next-gen del gioco. Se desiderate leggere una panoramica più completa riguardante il gioco dal punto di vista della storia e dell’ambientazione, vi lasciamo alla nostra recensione di Metro Exodus per PlayStation 4 del 2019 dato che la struttura del gameplay è rimasta invariata. 

Un gioco di luci sublime

Andiamo, quindi, subito al nocciolo della questione dicendovi che visivamente il nuovo Metro Exodus ha visto una ristrutturazione incredibile degna di un vero titolo next-gen. Viaggerete in una Russia post-apocalittica suddivisa in quattro luoghi chiave semi-open world nell’arco di un anno. Ognuno di questi è suddiviso in livelli di complessità sempre crescente come la saga di sopravvivenza horror Metro ci ha ormai abituati da tempo. 

Metro Exodus

Con l’aggiornamento next-gen del gioco, Metro Exodus riceve le texture 4K e l’illuminazione dinamica durante l’intera esperienza di gioco. La resa grafica è sbalorditiva e se già il titolo spiccava per degli ambienti originali e ben caratterizzati, con questa miglioria grafica il mondo e i modelli creati da 4A Games diventano sublimi. L’universo di Metro, in poche parole, non è mai stato così bello da vedere merito soprattutto della sopracitata illuminazione che fa risplendere le superfici in maniera naturale e realistica accentuando fortemente l’atmosfera intorno a noi. La sensazione di immersione, già dal punto di vista visivo, non si sarebbe mai potuta ottenere su una PlayStation 4 e già questo è un passo avanti non indifferente. 

Metro Exodus

In particolare possiamo menzionare i momenti in cui la luce del sole splende sul calcio dell’arma o illumina gli abiti. Questa reagisce in tempo reale ai movimenti del personaggio spostandosi e modellandosi in base all’ambientazione circostante. Da un punto di vista puramente tecnico, questa è stata una delle esperienze di nuova generazione più interessanti e realistiche che si possano trovare su PlayStation 5 con tanti piccoli e grandi dettagli che lasciano il giocatore a bocca aperta. Un altro punto chiave da evidenziare per quanto concerne la luminosità è il modo in cui le sorgenti luminose sono state posizionate in giro per l’ambiente di gioco. Adesso è tutto più realistico e anche dal punto di vista cromatico alcuni elementi, come ad esempio le fiamme, ora proiettano un caldo e corposo bagliore arancione, rispetto a un pallido colore giallo tendente al bianco osservato su PlayStation 4.

Caricamenti fulminei e stabilità massima

Quando parliamo di aspetto tecnico e PlayStation 5 non possiamo non citare il nuovo SSD montato nella console di casa Sony che, fin dai primi annunci, prometteva caricamenti fulminei. È davvero così anche per Metro Exodus? La risposta è assolutamente affermativa, anche perché uno dei difetti più grossi del titolo per PlayStation 4 erano proprio i tempi di caricamento. Se prima i periodi di attesa raggiungevano punte di 2 minuti nelle zone più concitate e ricche di elementi poligonali, adesso ogni caricamento del gioco scende sotto la soglia del minuto con punte massime di 20 secondi. Il risultato è sbalorditivo per un gioco dalle dimensioni, dal numero di dettagli e dalla non impeccabile ottimizzazione generale come Metro Exodus. 

Metro Exodus

Altro dettaglio non indifferente è che nonostante la risoluzione non sia sempre a 4K fissi, il titolo gode di un’ottima fluidità e di 60 fps granitici anche nei momenti più complessi da gestire. Inoltre, per tornare all’argomento illuminazione, questa resta sempre attiva e non intacca quasi mai il rendimento grafico globale. 

Gestione del DualSense da pelle d’oca

Oltre all’SSD, PlayStation 5 si è contraddistinta nel panorama next-gen con l’introduzione del nuovo e unico controller DualSense che con Metro Exodus viene ben utilizzato con alcune funzionalità mirate alla sopravvivenza e al realismo. In particolar modo ciò che spicca maggiormente è il feedback tattile che cambia a seconda della superficie su cui si sta camminando, ma non mancano anche i trigger adattivi che cambiano in base al tipo di arma che si utilizza. Più le armi vengono potenziate aumentando la loro potenza di tiro e, quindi, il rinculo, più è difficile premere le levette posteriori e questo rende il gioco ancora più elettrizzante soprattutto quando si è nel bel mezzo di un combattimento già di per sé complesso. Metro Exodus

Ogni arma presente nel gioco ha il suo rumore e il suo feedback tattile nel controller. Questo ovviamente si traduce nel fatto che il tonfo di un proiettile di fucile a pompa che lascia la canna è molto diverso dal crepitio di un fucile d’assalto che perdere proiettili mentre sparate e ogni cosa si può perfettamente captare tramite il pad. 

È qualcosa di complesso da descrivere a parole, ancora più se per iscritto come in questo caso, ma davvero il Dualsese aggiunge molto al realismo del gioco perché si inserisce perfettamente nell’ambiente e dona la sensazione di star realmente impugnando un’arma o camminando su qualcosa di tangibile e non di assolutamente virtuale. Essere in grado di sentire le armi e i pezzi di equipaggiamento che si staccano quando vengono usati, porta il giocatore a immaginare di essere realmente all’interno della landa desolata di Mosca. 

Ottima gestione delle funzionalità, ma non perfetta e…l’IA?

4A Games ha anche svolto un ottimo lavoro nell’utilizzare tutto ciò che la PlayStation 5 offre dal punto di vista delle funzionalità uniche per i giocatori della console di casa Sony. Le schede attività, ad esempio, sono implementate in modo eccellente per le missioni principali, con un ampio aiuto di gioco per tutti i livelli di giocatori. Inoltre, la presenza di un cursore FOV è un bel vantaggio, in quanto consente di personalizzare liberamente l’esperienza di gioco a seconda del tipo di giocatore e delle sue abitudini. 

Metro Exodus

Le note dolenti, purtroppo, ci sono e si notano abbastanza. La prima si osserva quando si ci rende conto della mancanza di opzioni di accessibilità per quanto concerne le sopracitate nuove funzionalità di PlayStation 5. Ad esempio, non c’è modo di disattivare il feedback aptico o i trigger adattivi, che causeranno alcuni problemi a chi si affida a queste funzionalità a partire da una riduzione dell’autonomia del pad per arrivare a una sorta di fastidio per coloro i quali vorrebbero godersi un’esperienza più classica e soft. Inoltre, “piccola” nota dolente: la versione PS5 non supporta il trasferimento dei salvataggi dalla PS4. Una brutta notizia per coloro i quali dovessero decidere di cambiare console e volessero iniziare il gioco da dove si erano fermati.

Metro Exodus

La seconda, invece, riguarda l’intelligenza artificiale che risulta ancora fin troppo arretrata e impantanata su stilemi vecchio stile derivati direttamente dal gioco originale. In questo caso non è stato svolto alcun lavoro di miglioramento, rilegandolo “solo” a un fattore estetico, visivo e di implementazione delle funzioni del Dualsense. Davvero un peccato perché una buona intelligenza artificiale avrebbe mostrato tutte le potenzialità della next-gen. 

Conclusioni

In conclusione Metro Exodus su PlayStation 5 è una delle migliori esperienze immersive che si può avere sulle nuove console di casa Sony. Qualora non aveste mai giocato a Metro Exodus e vi steste approcciando per la prima volta al gioco su PS5, non credereste mai che si tratta di un gioco uscito su console old gen. Il modo in cui 4A Games ha aggiunto le texture 4K, implementato il supporto al DualSense e migliorato l’esperienza visiva con il Ray-Tracing e illuminazione globale è davvero impeccabile.

Metro Exodus era già fantastico, ma grazie a una rinnovata fluidità e ai miglioramenti visivi apportati, si conferma una delle migliori trasposizioni post-apocalittiche videoludiche degli ultimi anni. Anche al netto di alcuni difetti, dimostra ampiamente ciò che 4A Games potrebbe realizzare ora che ha acquisito una certa esperienza con l’hardware di nuova generazione.

VOTO: 9

Articoli correlati

Giovanni Arestia

Giovanni Arestia

Ingegnere informatico con la strana passione per la scrittura. Essa, unita alla passione per la tecnologia, mi ha portato ad essere qui. Chiamatemi pure Gioare, ormai anche i miei genitori mi conoscono così.

Condividi