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86 – Eighty Six | Prime impressioni sul nuovo manga J-POP

Tra le novità di questa stagione anime c’è 86 – Eighty Six. J-POP, in contemporanea con l’uscita dell’anime ha portato anche il primo volume della serie, ecco le nostre prime impressioni!

La prima sensazione che ho provato leggendo 86 – Eighty Six è stato un senso di straniamento generale, come se avessi realizzato che qualcosa nella repubblica apparentemente perfetta in cui le vicende sono ambientate non andasse, che qualcosa fosse terribilmente fuori posto, senza però riuscire a capire cosa nello specifico.

Fin dalle prime pagine del volume ci dicono che il paese è in guerra da molto tempo ormai, ma allora perché tutti gli abitanti sembrano vivere in pace, noncuranti della situazione? La risposta che ci verrà data nel corso del volume è molto più crudele di quanto avremo potuto immaginare.

La trama

Ci troviamo nell’anno 2148. L’impero di Giad ha dichiarato guerra a tutti i paesi limitrofi e tra di essi rientra anche la Repubblica di San Magnolia, paese in cui si svolgono le vicende.

86 - Eighty Six

La guerra non si combatte utilizzando soldati, ma tramite truppe corazzate di nome “Legion”, macchine completamente automatizzate che avanzano verso i territori nemici come se fossero carri armati. Neanche la Repubblica di San Magnolia conduce la guerra in modo convenzionale, infatti a combattere non è un esercito regolare, che ci viene detto essere stato quasi completamente annientato dalla prima offensiva dell’impero di Giad, bensì delle truppe che vengono indicate come droni, ma che in realtà scopriremo molto presto essere tutt’altro che semplici macchine.

La protagonista, Lena, è un maggiore posto al comando di una di queste squadre di droni, tuttavia è l’unica a prendere seriamente la guerra e le perdite che essa comporta: i droni sono in realtà pilotati da degli umani chiamati Eighty Six, abitanti dell’ex trentaseiesimo distretto che dopo lo scoppio della guerra hanno iniziato a subire una forte discriminazione dagli abitanti degli altri distretti di San Magnolia.

Durante la lettura è impossibile non pensare che ciò che sta succedendo agli Eighty Six ha un precedente storico, ricorda infatti l’operazione che i tedeschi fecero nei confronti degli ebrei sotto il regime nazista. Gli Eighty Six sono stati privati di tutti i loro territori e chiusi in veri e propri campi di sterminio, costretti a combattere in guerra e a morire per la Repubblica, se necessario.

La distinzione, poi, è resa ancora più spietata e senza senso dal fatto che l’unica differenza tra gli abitanti di San Magnolia che possono conservare i loro diritti e gli Eighty Six, che verranno invece reclusi e spogliati di ogni diritto, si basa sull’aspetto fisico: tutti quelli che non possiedono gli occhi e i capelli argentati sono reputati facenti parte di una razza inferiore, e perciò reclusi.

Quel che è peggio, e che nessuno sembra notare, è che questi non vengono neppure più considerati esseri umani. Viene spesso detto, durante il primo volume, che “sul campo di battaglia non ci sono vittime”. In realtà le vittime ci sono, però nessuno eccetto Lena vede gli Eighty Six come esseri umani, ma solo come bambole il cui unico scopo è uccidere e morire.

Lena verrà poi promossa a comandante di una sezione molto particolare di veterani, ma con degli individui molto problematici, primo tra tutti Shin, il “Dio della Morte”.

Eighty Six

I disegni

Uno dei pregi che saltano immediatamente all’occhio durante la lettura di 86 – Eighty Six sono i suoi disegni. Puliti e precisi, ma capaci di un grande dinamismo nelle scene d’azioni che le rende spettacolari visivamente e comprensibili alla lettura. In molti manga capita di non riuscire a capire i movimenti dei personaggi durante i combattimenti; in questo caso gli scontri dei droni su cui gli Eighty Six combattono i Legion sono chiari e coinvolgenti.

Un ottimo tratto quindi quello di Motoki Yoshihara, che aveva già lavorato a Cyber Blue, manga edito in Italia sempre da J-Pop.

In conclusione, 86 – Eighty Six è un titolo che deve ancora esprimere pienamente il suo potenziale perché si percepiscono numerosi elementi mancanti, forse tagliati rispetto alla light novel originale per motivi di spazio all’interno del volume. Spicca subito però l’ambientazione, ben descritta ed interessante, e tutti i misteri che la caratterizzano. 

Scheda Tecnica: 

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Scritto da: Asato Asato
Illustrato da: Shirabii
Disegnatore: Motoki Yoshihara
Pagine: 194
Formato: 12×16.9
ISBN: 9788834906170
GenereFantasyDramasci-fi
Disponibilità: Amazon, J-Pop

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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