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A Roma la campagna sul Renzi burattinaio che parte dai social

A Roma non solo manifesti elettorali per le elezioni comunali ma anche una per far capire che Renzi controlla tutto

In questo periodo Roma è invasa dai classici manifesti elettorali per la corsa al Campidoglio. I romani, però, si sono ritrovati anche dei manifesti alquanto bizzarri che ritraggono un Renzi “vaporwave“.

Al momento i manifesti sono 16 della dimensione di 3X2 metri, 26 manifesti più piccoli e uno stendardo. Dietro questa “goliardata” ci sono i ragazzi di Società Aperta. 

Società Aperta è una di quelle tante pagine liberali che prendono spunto dalla politica e fanno ironia più o meno sottile a colpi di meme. 

Renzi

L’admin della pagina è stato intervistato dal giornale Linkiesta. La spiegazione dietro il loro gesto è la seguente:

All’inizio si diceva che Renzi avesse avuto un ruolo nella vittoria elettorale di Joe Biden, che era una cosa divertentissima.

Poi in piena crisi di governo si parlava dei piani di Renzi, l’unico che poteva far cadere Giuseppe Conte. E quando il governo è caduto veramente si è iniziato a voiferare che Renzi volesse Mario Draghi a Palazzo Chigi. A quel punto abbiamo avuto gioco facile a insistere e immaginare che ci fosse un piano di Renzi per ogni cosa.

La pagina è nata in un periodo di confusione politica, in cui ci siamo ritrovati un mix pazzesco al governo. Quindi l’apertura della pagina è prima di tutto un gesto di protesta, con l’intenzione di fare una satira forte ma senza scadere nell’offesa: noi diciamo sempre che quando si scherza bisogna essere seri. Più semplicemente, vorremmo creare un po’ di movimento che ci faccia abbandonare questo immobilismo politico che non lascia spazio a una moltitudine di voci.

Sempre perché per ogni liberale c’è un partito. Infatti come noi ci sono molte pagine, penso a Più Europa shitposting, Milton Spritzman e i Proprietari armati per il capitalismo.

L’idea nasce da un ragazzo che ha visto il cartellone di Conte a Milano (quello di ringraziamento da parte dei fan, ndr), ce lo ha segnalato e subito abbiamo concordato sul fatto che fosse rappresentazione di una politica bassa, di un modo di fare non consono. Allora abbiamo pensato che da parte nostra dovesse arrivare un gesto forte, una gesto di rifiuto verso questa politica fatta di catene di WhatsApp, gruppi sulle “Bimbe di Conte” e cose simili. Così abbiamo pensato a un cartellone.

Il tutto è stato fatto grazie ad una raccolta fondi a cui potete partecipare cliccando qui.

La mappa dei manifesti e l’intenzione di intenti dietro l’iniziativa la trovate cliccando qui.

Commodoriani che ne pensate di questa iniziativa? Avete visto i manifesti in questione? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Linkiesta

 

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Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla è di San Pancrazio Salentino in provincia di Brindisi. Un genio. miliardario, playboy, filantropo non è sicuramente una descrizione calzante. Ha la passione per il cinema, la musica e le magliette macabre. Il suo motto è "Perchè anche oggi mi sono svegliato?"

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