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TIM, chiesti danni per il ritardo nello sviluppo della fibra: sul piatto 1,1 miliardi di euro

A tre mesi dalla indagine avviata nei confronti di FiberCop, newco nata per sviluppare la rete fissa di TIM, quest’ultima ora dovrà affrontare addirittura due cause distinte sollevate dagli operatori Fastweb e Vodafone, i quali avrebbero richiesto al Tribunale di Milano i danni per il ritardo nello sviluppo della banda ultralarga sul territorio del Belpaese.

È già noto da diverso tempo che l’azienda di Luigi Gubitosi era stata indagata e aveva già ricevuto sanzioni per avere attuato una strategia anticoncorrenziale ritardando intenzionalmente la diffusione della fibra FTTH nelle aree bianche con l’obiettivo di preservare il suo potere di mercato, ma la storia non è finita lì.

Tutti contro TIM: danni alle aziende e ai cittadini

La multa di 116 milioni di euro di circa un anno fa era solo l’inizio, a quanto pare: ora, infatti, le richieste di Fastweb e Vodafone ammonterebbero rispettivamente a 996 milioni di euro e 100 milioni di euro per, come detto inizialmente, rallentamenti all’acquisizione di nuovi clienti. Inoltre, Fastweb avrebbe accusato TIM di avere sospeso “opportunisticamente” gli ordini di attivazione inoltrati.

TIM logo

TIM ha già impugnato la sanzione di 116 milioni di euro davanti al Tar del Lazio (l’udienza è fissata per il 3 novembre 2021) e ha deciso anche di costituirsi in giudizio “forte di una serie di solide argomentazioni giuridiche a propria tutela”. Come da nostra prassi, vi aggiorneremo in caso di novità al riguardo.

FONTE

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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