Dr Commodore
LIVE

Umezz Collection – Orochi | Prime impressioni

Orochi, l’undicesimo volume della Umezz Collection, arriva in Italia grazie a Star Comics

OROCHI è la terza, straordinaria opera del pluripremiato maestro Kazuo Umezz ad essere pubblicata da Star Comics, dopo lo straziante IO SONO SHINGO e lo sconvolgente BAPTISM. Il primo dei 4 volumi che compongono la serie sarà disponibile dal 24 febbraio.

Una sequenza di storie mozzafiato – caratterizzate da atmosfere cupe e inquietanti – compongono l’opera, una delle prime e più eleganti del Sensei, che venne serializzata sulla rivista «Weekly Shonen Sunday» dell’editore Shogakukan a partire dal 1969 fino all’anno successivo.”

Kazuo Umezz, tra horror e suspense

Parlare di artisti leggendari e influenti come Kazuo Umezz è sempre difficile. E’ un autore che ha spaziato molto tra i generi, diventando per lo più conosciuto per quello horror.

Orochi ha una posizione particolare: collocarlo immediatamente tra gli horror potrebbe essere fin troppo affrettato e banale. Molte metafore e temi comuni alle storie horror sono assenti. Potremmo avvicinarci alla “suspense” ma anche qui, la definizione parrebbe troppo semplificata. Umezz riesce a rendere sue storie orrorifiche senza sforzo, mantenendo la suspense dei colpi di scena tesa.

Orochi, pagina 3

Questo approccio sfumato al racconto risiede nella sua capacità di costruire, mantenere e manipolare la tensione. In genere in una storia sperimentiamo ondate di tensione drammatica alternate a momenti di riposo. Umezz abbandona completamente questo modello a favore di una scalata inesorabile verso la conclusione delle storie.

Questa tensione inevitabile è appesantita dal fatto che gli elementi “fantastici” sono pochi e sembra quasi tutto reale. I protagonisti delle storie vivono vite normali, non incontrano mai alcun tipo di mostro o fantasma.

Tutto l’orrore e la suspense derivano dall’esplorazione della psiche dei protagonisti. E per rendere le cose ancora più difficili, tutto ciò si ottiene con una quantità estremamente minima di violenza e sangue.

Orochi, pagina 10

Tutto ciò che ci fa rabbrividire, che ci fa sentire a disagio, avviene attraverso un processo interno. Ovviamente Umezz ci concede momenti chiave di orribile terrore, ma lo fa con parsimonia, lasciando il resto del processo al lettore.

Ci sono solo una manciata di momenti in cui siamo autorizzati a riconoscere e ammettere apertamente costanti del genere. Ci sono alcune basi indiscutibilmente fantastico-horror su cui si fondano i due racconti, ma rimangono sullo sfondo, nascoste nella composizione costruita da Umezz. Tutto ciò di cui siamo testimoni si insinua lentamente nella nostra mente finché non è troppo tardi per anticipare ciò che stiamo per sperimentare.

Il modo in cui Umezz realizza questo equilibrio tra horror e non-horror è incredibile. Il design e il layout della pagina vengono costantemente manipolati oltre gli usi convenzionali.

La seconda storia (forse quella meno potente tra le due presenti nel volume) inizia con un flusso costante di enormi vignette fluenti, piene di vita e dettagli, per passare a giochi di luce e oscurità bilanciati in modo così magistrale che l’orrore inizia prima che inizi davvero.

Alla fine Umezz ci porta a un picco di tensione impensabile utilizzando metodi di narrazione non standard ma allo stesso tempo ribaltando le situazioni nei più classici dei modi. E’ facile capire perché Umezz è un tale tesoro per i fumetti.

Dove Orochi manca di violenza e sangue, viene compensato da una forte tensione e drammaticità. Le storie dell’orrore come questa sono poche, ed è sempre un promemoria utile per sapere che si può essere terrorizzati senza particolari shock o mostri.

Orochi, pagina 12

Il primo volume di Orochi è acquistabile a questo link

DATI DEL VOLUME
UMEZZ COLLECTIONN 11
OROCHI n. 1
Kazuo Umezz
15×21, B, b/n e col., pp. 312, con sovraccoperta, € 15,00
Data di uscita: 24/02/2021 in fumetteria, libreria e store online
Isbn 9788822621528

“Umezz (all’anagrafe Kazuo Umezu) nasce a Koya, nella prefettura di Wakayama, il 3 settembre 1936. Ancora studente, debutta come fumettista nel 1955 con il manga Mori no Kyodai. Nel 1962 si trasferisce a Tokyo e si specializza nel genere horror, realizzando opere di notevole successo come Hebi Shojo (1966), Cat Eyed Boy (1967) e Orochi (1969).

La consacrazione ad autentica icona del genere arriva grazie all’inquietante Senrei (1974) e al terrificante Aula alla deriva (1975), con cui ottiene il primo posto al 20° “Shogakukan Manga Award”. Troppo eclettico per limitare la sua creatività al solo genere horror, Umezz riesce a raggiungere un notevole successo anche cimentandosi in altri generi, come nel caso della commedia Makoto-chan (1976) o della parabola drammatico fantascientifica Io sono Shingo (1982), che gli vale il prestigioso “Premio al Patrimonio” al Festival di Angoulême 2018.

Oltre che fumettista, Umezz è anche cantautore, attore, personaggio televisivo e, dal 2014, regista.”

Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su FacebookInstagramTelegramYouTubeDiscordSteam e Twitch.
Seguite inoltre le offerte del nostro shop shop.drcommodore.it e sul canale telegram DrCommodore Offerte

Articoli correlati

Matteo Gatta

Matteo Gatta

Appassionato di storie. Che siano scritte, illustrate o filmate non importa.

Condividi