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Record of Ragnarok è una serie geniale | Recensione (no spoiler)

Ogni mille anni tutti gli dei si riuniscono per decidere del destino dell’umanità: continueranno a vivere o andranno incontro alla loro estinzione? Questo è… Il Ragnarok

Record of Ragnarok è una serie che recentemente sta facendo molto parlare di sé. In corso dal 2017 sulla rivista Monthly Comic Zenon, l’opera è arrivata in Italia solo alla fine del 2020 edito da Star Comics che ha pubblicato due volumi, col terzo in uscita questo mese.

Leggendo la trama, lo ammetto, può sembrare un classico manga di mazzate, uguale a tanti altri, ma in realtà già dal primo volume si delinea una trama, un’atmosfera e una vocazione che differenzia parecchio questa serie dalle altre e che la rende meritevole di una possibilità da parte di chiunque.

Record of Ragnarok

Che vi piacciano i manga impegnati a caratterizzare bene i personaggi presi da storia e letteratura, fino a rappresentare su carta le loro vicende più famose, o che siate invece amanti di manga più “caciaroni” e pieni di botteRecord of Ragnarok è una serie che vi piacerà sicuramente, perché riesce a trovare un perfetto equilibrio tra questi due aspetti apparentemente contrapposti.

La trama

Durante il consueto incontro tra tutti gli dei del cosmo questi, inorriditi dal degrado raggiunto dalla razza umana, votano per lo sterminio del pianeta terra. Solo una persona si oppone a questa decisione: la Valchiria Brunilde.

Le Valchirie sono molto legate agli esseri umani, più degli dei, che se ne interessano molto poco, perciò Brunilde, forte del particolare e strettissimo legame tra la propria specie e la razza umana, si oppone con decisione al volere di Zeus e alla fine propone un’alternativa: dei e uomini si scontreranno in tredici epiche battaglie per decretare il destino del pianeta.

Inizialmente gli dei prendono in giro Brunilde per la sua proposta. Insomma, quale umano potrebbe combattere ad armi pari con un dio e persino pensare di sconfiggerlo?

Di fronte alle risate e allo scherno degli dei, Brunilde pronuncia poche parole…

“Non avrete mica paura?”

A quelle parole lo scherno si trasforma in ira e alla fine Zeus, inizialmente riluttante, accetta la proposta di Brunilde, affinché nessuno pensi che gli dei avessero davvero paura di un gruppo di deboli esseri umani. Dopotutto gli umani non sono davvero una minaccia, basterà vincere qualche scontro per annichilire del tutto la loro volontà e decretare la superiorità degli dei. O almeno, questo è quello che tutti credono.

Tredici guerrieri umani e tredici divinità si scontreranno quindi in una battaglia all’ultimo sangue dove perdere non significa solo morire, ma anche venire esclusi per sempre dal ciclo di reincarnazione. Il gruppo che per primo collezionerà 7 vittorie decreterà la fine del Ragnarok: se vinceranno gli umani, il pianeta sarà salvo, se vinceranno gli dei la razza umana si estinguerà.

Un seinen con un enorme potenziale

Devo ammetterlo: inizialmente leggendo la trama di Record of Ragnarok rimasi abbastanza perplessa. Battaglie tra uomini e divinità? Interessante, certo, ma anche già visto. È bastata la lettura del primo volume a farmi cambiare idea.

Uno dei punti forti di quest’opera sono i combattimenti.

A differenza di un battle shonen, dove i combattimenti sembrano interminabili e pieni di power up ingiustificati e messi lì solo per far vincere lo scontro, in Record of Ragnarok i combattimenti durano il giusto, non più di 2-3 capitoli solitamente, e i potenziamenti dei personaggi non sono mai senza senso ma sempre legati alla storia o alle leggende che rispetto a quel determinato combattente girano.

Si tratta, cioè, di power up che non vengono fortuitamente scoperti durante il combattimento ma nell’arsenale degli sfidanti fin dall’inizio.

Il tutto è accompagnato da disegni stupendi e un character design molto interessante per ogni personaggio, che evidenzia le peculiarità di ciascuno: Thor è muscoloso, bello e il suo martello è estremamente curato, Adamo è magro ma con un corpo ben definito e la tipica foglia a coprirlo. E sono solo due esempi!

Ogni personaggio è riconoscibilissimo e i design non si distaccano troppo dalla sua immagine storica o mitologica.

Assieme a degli scontri molto ben realizzati e mai tediosi o tirati troppo per le lunghe il secondo pregio di Record of Ragnarok sono i personaggi, descritti e presentati in maniera interessante e fedele.

Per ciascuno di loro avremo dei momenti in cui l’autore si fermerà per parlare della loro storia o leggenda, di come sono nate le loro mosse più forti, fino a narrarci alcuni eventi salienti della loro vita – nel caso del primo combattente per gli umani Lu Bù, ad esempio, il momento in cui la sua lancia riuscì a fendere il cielo o quello della sua morte.

Una protagonista carismatica

A ciò aggiungiamo anche una protagonista di impatto e ben caratterizzata già dai primi due volumi.

Brunilde è un personaggio che, anche tra tutti i personaggi estremamente interessanti presenti in Record of Ragnarok, spicca immediatamente: è carismatica, anche sotto tensione riesce a gestire molto bene qualsiasi situazione attorno a lei. Persino di fronte a guerrieri forti e noti come Thor e Zeus lei non arretra, non si lascia intimorire e prosegue, perché il suo obiettivo finale è ben oltre le minacce che le si porranno davanti nel corso della storia, e che lei deve riuscire a superare attraverso l’astuzia e la sua capacità di pianificare.

Il suo piano, inoltre, sembra non limitarsi solo al mantenere in vita l’umanità fino al prossimo congresso delle divinità. È un personaggio che ha un buon margine di crescita, così come la serie stessa, e sono curiosa di leggere come si svilupperà durante tutte le sfide che le si porranno davanti.

Una cosa è certa: si tratta di una serie dall’enorme potenziale e che sicuramente si rivelerà ricca di sorprese e colpi di scena.

In conclusione, Record of Ragnarok è una serie è da seguire assolutamente complice l’imminente uscita dell’anime quest’anno. Non è il classico manga “di mazzate”, ma a queste affianca degli elementi interessanti e che potrebbero renderlo uno dei titoli migliori di questa stagione, perciò non posso che consigliarla a qualsiasi tipo di lettore, dai più esigenti a chi invece cerca un volume col quale svagare per mezz’ora.

Vi ricordiamo che potete acquistare il primo e il secondo volume di Record of Ragnarok dal sito dell’editore!

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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