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CoD: Warzone, famiglia finge il ban del figlio per creare una notizia virale

Rowdy Rogan ha ammesso di avere simulato il ban ricevuto su Call of Duty: Warzone per creare una notizia virale per una competizione dei FaZe.

Il mondo di Call of Duty si è rivelato wholesome di recente quando, in Italia, alcuni giocatori hanno proposto tramite petizione su Change.org di creare un Operatore ispirato a un super papà italiano. Nel resto del mondo, qualcosa di simile si era visto nel caso di Rowdy Rogan, bambino di 6 anni diventato lo streamer sponsorizzato più giovane di sempre.

Di recente, però, sull’account Twitter RowdyRogan è stato pubblicato un video – visibile appena sotto – in cui si mostrava il presunto ban da Call of Duty: Warzone.

RowdyRogan: da notizia virale su Warzone a farsa per un concorso

In poco tempo il tweet è diventato virale e ha coinvolto molti membri della community, i quali hanno creduto che si trattasse di un ban causato dalla violazione dei Termini di servizio di Warzone data la giovanissima età del piccolo streamer. Questo problema, però, se vero avrebbe dovuto causare già da tempo il ban di RowdyRogan dal videogioco; ergo, tale idea è stata scartata rapidamente.

Nonostante ciò, il ban sembrava reale…fino a quando non è emerso il dettaglio chiave: il concorso FaZe5. Indetto dal FaZe Clan, nell’ultima sfida chiedeva ai partecipanti di creare un video virale. Come se non bastasse, nuove informazioni hanno svelato che Rogan non era stato bannato né dagli altri titoli Call of Duty, né da TikTok o altre piattaforme social dove, tra l’altro, è il padre a gestire gli account. Inutile dire che, comunque sia, alla fine il loro obiettivo era stato raggiunto e gli utenti avevano già lanciato l’hashtag #FreeRogan.

Quando però anche altre testate come PCGamer hanno riservato parecchi dubbi sulla veridicità della vicenda, soprattutto dopo aver contattato le rispettive parti coinvolte (tra cui la stessa Activision) ecco che pian piano il tutto ha iniziato a puzzare.

Alla fine, infatti, sia la madre che il padre hanno ammesso in un nuovo video di avere creato questa notizia ad hoc per la competizione. Insomma, il ban era una vera e propria farsa ideata dai genitori apparentemente sotto il consiglio di FaZe Jarvis, altro personaggio noto per avere simulato in passato il ban su Fortnite per ricevere attenzione mediatica. Di conseguenza la community si è divisa in due macrogruppi: coloro che hanno metabolizzato la farsa come uno scherzo, e coloro che odiano l’atteggiamento dei genitori per gestire il futuro del figlio.

Sebbene sia stata un’idea molto poco corretta nei confronti degli altri partecipanti e dell’intera community, avendo raggiunto l’obiettivo ora RowdyRogan potrebbe persino vincere la competizione e ottenere un contratto ufficiale con FaZe Clan.

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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