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Twitch: entro fine anno riconoscimento live dei brani?

Uno scenario pesante per gli streamer potrebbe palesarsi entro fine anno su Twitch.

La questione copyright musicale e Twitch è sempre stata un po’ nebulosa e in tempi recenti anche piuttosto spinosa. Se prima gli streamer potevano utilizzare, anche come sottofondo, delle canzoni o utilizzarle in DJ set, rhythm games o anche per registrare delle reazioni a degli album, canzoni o trailer di sorta, ora gli streamer temono per l’incolumità del loro canale.

Se prima la penalità più grossa era il segmento mutato sulla trasmissione passata, ora i canali rischiano effettivamente delle penalizzazioni sul canale che, raggiunte le tre, portano alla sospensione permanente del canale. Tali penalizzazioni non scadono, al contrario di quelle su YouTube, quindi bastano semplicemente delle clip vecchie o delle trasmissioni passate contenenti della musica per ricevere la penalizzazione.

Queste nuove norme sono comparse verso Giugno del 2020, ma non applicate del tutto fino al 23 ottobre, dove alcuni creator ricevettero delle lettere dove si intimava loro di cancellare i contenuti protetti da copyright per evitare sanzioni. I favolosi strumenti di Twitch per ausiliare i creator? Un comando per cancellare ogni singola clip mai fatta dal canale. Immaginate di avere un orto e scoprite un giorno che ci sono delle erbe invasive che volete togliere: secondo il ragionamento precedente il modo migliore sarebbe quello di usare il napalm.

Twitch

Dopo questa apocalisse di clip e trasmissioni precedenti, il problema sembrava arginato, anche grazie a Twitch che ha offerto una sua app per la musica in streaming con canzoni che non potessero causare problemi di copyright. Ma il problema era tutt’altro che risolto.

Tucker Boner, in arte Jericho, in una sua diretta di qualche giorno fa, ha dichiarato che la NMPA (National Music Producers Association, una versione italiana della SIAE) non è contenta del lavoro che Twitch sta svolgendo riguardo gli avvisi del copyright. Quindi si sta accordando con un’azienda esterna a Twitch per il riconoscimento della musica protetta da copyright durante la diretta e colpire di conseguenza gli streamer.

Purtroppo questo sembra che si potrà applicare a tutti i videogiochi che contengono musica non originale, come i cosiddetti rhythm game per esempio, oppure anche l’intera categoria IRL, dove si fa una diretta in giro per la città o similari, per ovvie ragioni (Quante volte avete sentito musica in giro? E nei negozi?). E per aggirare questo problema, cancellare la trasmissione passata non servirà a nulla dato che, appunto, colpisce durante la diretta.

Jericho spiega anche i motivi per cui Twitch non può comprare le licenze: Anche se è stata comprata da Amazon, rimane comunque un’azienda a se stante e Amazon non darà mai il triplo dei soldi che spende già per quest’azienda per l’acquisizione dei diritti sulle canzoni affinché i clienti, ovverosia gli streamer, possano riprodurre musica durante le dirette.

Secondo Jericho questi aggiornamenti potrebbero arrivare entro fine anno, anche se effettivamente non è del tutto certo di questo. Lasciamo l’estratto in questione in calce all’articolo.

Commodoriani, cosa ne pensate di questa situazione così spinosa? Scrivetecelo in un commento.

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Mario Sacchi

Mario Sacchi

Nato nel '96, questo baldo giovane passa il giorno e la notte alla ricerca di notizie su film, serie tv e anime. Nel tempo libero posta amenità sui suoi social.

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