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TikTok salvata dal ban grazie all’intervento di un giudice

Il ban di TikTok negli Stati Uniti, imposto da Donald Trump, ha subito una battuta di arresto.

Nell’ultimo periodo TikTok è sulla bocca di tutti, sia degli utilizzatori in primis che della stampa mondiale: prima per la dichiarazione di Trump di voler bannare l’app negli Stati Uniti assieme a WeChat, nota app di messaggistica prevalentemente usata in Cina, poi per la possibile acquisizione da parte di Microsoft (o Oracle).

É di oggi invece la notizia che un giudice avrebbe salvato in extremis TikTok: il ban infatti doveva già entrare in atto domenica a mezzanotte, ma il giudice distrettuale Carl Nichols ha decretato che l’azienda cinese non ha avuto abbastanza tempo per difendersi prima che Trump unilateralmente decidesse di rimuovere l’app dagli store di Android e iOS. Nonostante ciò, l’ingiunzione preliminare voluta da Nichols deve prima attendere la revisione da parte degli avvocati delle due parti.

Tik Tok

Come detto prima si vociferavano possibili acquisizioni da parte di Microsoft o Oracle, dovute al fatto che l’amministrazione Trump ha dato a ByteDance (che possiede TikTok) 90 giorni di tempo per vendere o scorporare il suo business negli Stati Uniti. Questa scadenza per ora rimane ed è datata 12 novembre. La soluzione al problema potrebbe anche prevedere la creazione di un’azienda a parte chiamata TikTok Global, con sede negli Stati Uniti, e con Oracle come garante della sicurezza dei dati degli utenti, in modo da permettere a TikTok di continuare a operare negli States.

FONTE

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Paolo Carnevale

Paolo Carnevale

Appassionato di tecnologia in generale, fotografo per passione, informatico per mangiare

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