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Uzaki-chan al centro delle polemiche. Il suo corpo “è sessualizzato” e “sproporzionato”

Il web si scatena attorno al personaggio a seguito dell’uscita dell’anime

Gli anime rivestono sempre più un ruolo fondamentale a livello politico e propagandistico, nella realtà attuale. Abbiamo visto Hamtaro lottare per i diritti della popolazione in Thailandia e Hello Kitty in difesa del Copyright, oltre a Lelouch candidato alle elezioni di Tokyo. Non sempre, tuttavia, il loro impiego riceve consensi dall’opinione pubblica. Questa volta è toccato al personaggio di Uzaki-chan, proveniente dal manga Uzaki-chan Wants to Hang Out!, attorno al quale di recente si sono scatenate due accese polemiche.

La prima riguarda la Croce Rossa giapponese, la quale ha deciso di schierare proprio Uzaki-chan come rappresentante del faticoso lavoro che ogni anno svolge a favore dei meno fortunati. L’utilizzo dell’immagine della bellezza stile loli ha indignato gran parte della comunità, delusa dall’ostinazione nell’uso della figura femminile come oggetto sessuale. 

Nello specifico, si tratta di un volantino rappresentante Uzaki-chan che invita gli uomini a donare il proprio sangue e a offrire il loro contributo, facendo leva sul loro senso di virilità, attraverso provocazioni sessiste: un vero uomo non dovrebbe essere intimorito da una semplice puntura.

Uzaki-chan poster

Di rilevanza l’opinione di Jay Allen, scrittore di Unseen Japan, che dichiara il suo dissenso riguardo alla propaganda sessista. Anche l’attivista Ota Keiko, amica su Twitter dello scrittore, ha espresso il suo sdegno, riportando alla mente il celebre caso della Youtuber virtuale Kizuna Ai, strumentalizzata nella pubblicizzazione del sito riguardo al premio Nobel. Anche il caso dell’anime ecchi Norin, le cui sexy protagoniste in pose provocanti vennero sfruttate nel 2015 dalla città di Minakomo, viene ricordato dalla laureata in legge.

La seconda invece riguarda la polemica scatenatasi sui social riguardo le proporzioni “irrealistiche” del corpo del personaggio, sottolineate sui social anche nel commentare il poster appena mostrato. La maggior parte dei commenti riguarda l’età che dimostra il soggetto: una bellezza provocante per forme e posa, col character design di una minorenne. Qualcuno non è però d’accordo sulle critiche rivolte all’età dimostrata Uzaki-chan, così come su quelle indirizzate alle proporzioni del suo corpo, e i dibattiti si sono aperti soprattutto su Twitter.

Svariati artisti hanno iniziato a ridisegnare il personaggio tentando di renderla più “normale”, scatenando così le ire di un’altra parte del web. A difendere le fattezze del corpo di Uzaki-chan sono state infatti persone che, come da loro stesse affermato, si rivedevano in quel corpo. Secondo loro, il pregiudizio celato nei commenti negativi e nell’indignazione generale è vero e proprio body shaming.

Commodoriani, cosa ne pensate di tutto questo? Fatecelo sapere nei commenti o sui nostri social!

Articolo di Jay Allen

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Giovanni Parisi

Giovanni Parisi

Laureato in Ingegneria Chimica, aspirante professore alla Great Teacher Onizuka, esploratore di universi di fantasia, illuso sognatore, idealista, cinico a tratti. Ma ho anche dei pregi.

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