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Fairy Tail, la recensione: il fuoco della rivalsa

Ecco cosa ne pensiamo di Fairy Tail, il videogioco tratto dall’opera di Hiro Mashima

Negli ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima Fairy Tail, titolo sviluppato da Gust e pubblicato da Koei Tecmo. Il titolo rappresenta forse il primo vero progetto videoludico importante dedicato al manga creato da Hiro Mashima. E se solitamente siamo abituati a vedere queste opere tratte da manga e anime trasformate in forma videoludica da Bandai Namco, questa volta non è così. Koei Tecmo ha preso in mano il mondo magico di Fairy Tail e lo ha affidato alle sapienti mani di Gust, team noto soprattutto per la serie di JRPG Atelier. Ciò che è uscito da questa collaborazione è un titolo interessante, con un gameplay a turni accattivante, il quale potrebbe però essere fortemente svantaggiato dall’assenza di una traduzione italiana. Andiamo dunque a scoprire questi ed altri elementi nella nostra recensione di Fairy Tail.

Il ritorno e la risalita

La narrazione del titolo non comincerà dagli inizi delle vicende narrate nel manga. Appena avviata la partita infatti, ci ritroveremo ad affrontare Hades in quella che è la fine della saga dell’Isola Tenrou. Dopo uno scontro con il secondo master di Fairy Tail, utile a introdurre le prime basilari informazioni sul sistema di combattimento, assiteremo al salto temporale di sette anni, arrivando in questo modo alle porte dei Grandi Giochi della Magia. Proprio su questa saga del manga si andrà a concentrare la narrazione del titolo. Narrazione che seguirà molto fedelmente quella originale, spesso riprendendo anche le medesime battute dei personaggi.

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Questo inizio nel mezzo della storia rappresenta sicuramente uno svantaggio per tutti coloro i quali non hanno mai letto o visto Fairy Tail. Va detto che nell’Enciclopedia all’interno del titolo vi è una sezione Storia dove vengono narrati tutti gli eventi precedenti, la quale permette di inquadrare quanto meno come si è arrivati a quel punto. La cosa non permette però di capire alcuni personaggi e i loro eventuali comportamenti. Ci sentiamo dunque di dire che giocare il titolo da “profani” è sconsigliabile ma non impossibile.

Per chiudere il discorso storia, vogliamo parlare della narrazione delle Richieste. Sfortunatamente le abbiamo trovate veramente piatte e noiose. La maggior parte di queste non avrà nemmeno una storia, trattandosi semplicemente di sconfiggere un determinato nemico. E se questa può essere una caratteristica ancora accettabile, essendo comune a molti esponenti del genere, fa storcere il naso in quelle Richieste dotate di un fondo di narrazione. In molti casi saranno limitate a qualche riga di dialogo con un NPC o un altro membro della gilda, a volte senza nemmeno dover affrontare uno scontro. Alcune fortunatamente riescono almeno a far sorridere, sfruttando il tipico umorismo di cui è pervasa tutta l’opera di Hiro Mashima. Ma un po’ di cura in più non avrebbe certo guastato.

La rinascita della gilda più forte di Fiore

Le attività che il giocatore dovrà svolgere durante l’avventura avranno tutte un unico obiettivo: riportare la gilda ai fasti di un tempo. Nel titolo sarà infatti presente una Classifica delle Gilde (o Guild Rank) e il nostro compito sarà quello di scalare le diverse divisioni (dalla D alla S) fino ad arrivare in cima. Per scalare le posizioni avremo bisogno di guadagnare Fama, ottenibile completando le Richieste ottenute dalla Bacheca o altri eventi di storia. Per passare da una divisone all’altra, oltre all’aver guadagnato la Fama necessaria, sarà necessario completare alcuni incarichi.

Il salire nella Classifica delle Gilde ci permetterà di guadagnare Fairy Points. Questi saranno punti davvero importanti per la nostra avventura, poiché ci permetteranno di aumentare il Character Rank. Facendo salire il Character Rank di un determinato personaggio, si sbloccheranno a ogni livello nuove abilità passive. Inizialmente però, non tutti i livelli saranno accessibili. Per sbloccarli dovremo infatti progredire nella storia per poter partecipare alle Character Stories, brevi missioni o eventi incentrati su quel determinato personaggio.

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Altro elemento fondamentale del gameplay extra-combattimento saranno le Guild Facilities. Ognuna di queste strutture ci fornirà un aiuto o un potenziamento diverso. Avremo diversi tipi di strutture, tra cui:

  • Bacheca Richieste: potenziandola si otterranno missioni migliori, con premi più sostanziosi, ma anche più difficili.
  • Negozio d’oggetti: il suo potenziamento sarà volto all’aumentare il catalogo di oggetti disponibili.
  • Laboratorio: qui potremo sintetizzare e riciclare Lacrima, dei cristalli capaci di fornire dei buff di ogni genere durante lo scontro. Tali cristalli avranno diversi livelli di potenza, che determineranno la qualità del potenziamento donato al personaggio equipaggiato con essi. La maggior parte dei Lacrima sono potenziamenti validi per tutti, ma ve ne saranno anche alcuni specifici per un determinato personaggio. Il potenziamento di questa struttura ci permetterà di accedere alla lavorazione delle Lacrima più potenti, altresì inaccessibile.
  • Cucina: potenziare questa sezione ci permetterà di aumentare il numero degli HP massimi del nostro party in maniera stabile.
  • Libreria: questa struttura aumenterà l’Esperienza ottenuta dai membri della gilda quando non impiegati nel party. In Fairy Tail infatti, tutti i personaggi giocabili otterranno l’esperienza dopo gli scontri. Quelli non schierati nel party prenderanno di base il 50% dei punti esperienza. Potenziando la Libreria sarà possibile aumentare questa percentuale.
  • Tavoli: potenziare questa sezione sarà fondamentale per la meccanica del Bond. Ogni volta che dei personaggi completeranno una missione insieme, essi guadagneranno dei punti Bond tra di loro. Più il livello del legame sarà alto, maggiori saranno i vantaggi durante la battaglia. Vi sono tre livelli di Bond tra due personaggi. Una volta raccolti i punti necessari basterà parlare con il personaggio e, dopo una piccola scena, si salirà di livello. Potenziare i Tavoli farà in modo che alla fine di ogni missione o scontro, i punti Bond ottenuti siano maggiori.

Oltre a queste strutture, nel corso dell’avventura ne sbloccheremo anche altre, con effetti ancora diversi.

Per potenziare le Guild Facilities avremo due strade. La prima quella del potenziamento della struttura stessa, attraverso piccole missioni di recupero materiali. L’altra via di sviluppo (complementarealla prima) sarà il Remodel, spendendo i Jewells (valuta di gioco) e Materiali. Questi si potranno ottenere completando incarichi o interagendo con i punti di raccolta durante l’esplorazione delle mappe. Per ogni struttura vi saranno dieci livelli di ristrutturazione. Importante ricordare che per potenziare o sbloccare determinate strutture sarà richiesto l’aver raggiunto un determinato punto della storia.

Prima di parlare del combat system di Fairy Tail, chiudiamo parlando dei Community Services e della Casa di Lucy. Le Community Services saranno delle semplicissime missioni secondarie. Girando per le differenti mappe potremo incontrare degli NPC con un’icona di richiesta. Il nostro compito sarà semplicemente fornirgli dei materiali. Le richieste sono veramente semplici, tant’è che raramente ci siamo ritrovati a non avere già nell’inventario l’oggetto richiesto. Esse saranno però molto utili, poiché quasi sempre il premio sarà una Lacrima.

La Casa di Lucy invece, sarà una zona che ci permetterà di fare azioni più o meno marginali. Qui potremo cambiare i vestiti dei personaggi e visualizzare il Bookcase per rivivere scene e ascoltare le OST e controllare le Medals. Queste potremmo considerarle come un sistema di trofei interno al titolo. Giocando sbloccheremo infatti queste Medals, le quali ci forniranno anche degli aiuti (il più delle volte aumento della probabilità che si verifichi un determinato evento durante gli scontri). Ma la cosa più importante sarà parlare con Nikora. Portandogli infatti delle Delicius Candy otterremo dei premi utili al proseguimento della nostra avventura.

Un campo di battaglia strategico

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Parliamo ora dell’aspetto più riuscito del titolo, ovvero il suo combat system. Per questo Fairy Tail il team di Gust ha deciso di optare per un combattimento a turni, caratterizzato però da un campo di battaglia a scacchiera. Tutte le nostre magie avranno infatti una determinata zona d’impatto che può variare dal singolo quadrato a buona parte del campo di battaglia. E la potenza con cui esse colpiranno non sarà sempre la stessa. Infatti, potremmo avere una magia che colpisce tre quadrati in verticale. Ma se quello più avanzato verrà colpito dalla massima potenza, l’ultimo subirà un danno minore. Graficamente questa differenza sarà data dai tre colori delle caselle, rosso (massima potenza), arancione e giallo (potenza minima). Le magie utilizzabili da ogni personaggio si sbloccheranno semplicemente salendo di livello. Esse potrebbero essere magie totalmente nuove, oppure potenziamenti di quelle già possedute.

Questo è solo il primo elemento strategico del combattimento di Fairy Tail. Le nostre magie avranno infatti diversi effetti. Dal più semplice infliggere un determinato status anomalo (quale Freeze, Fear, Paralysis ecc.) al poter spostare di posto il nemico sulla scacchiera. Potremmo dunque valutare di utilizzare una magia un po’ meno potente per fare in modo di posizionare i nemici in caselle adiacenti, per poi sfruttare il turno dopo una magia che colpisce quelle caselle. Bisognerà inoltre considerare anche il sistema di debolezze e resistenze delle magie. Ogni personaggio e nemico infatti, sarà caratterizzato da uno degli otto tipi di magia elementale. Risulterà fondamentale per tanto costruire un party bilanciato.

La magia “preferita” di ogni nemico bisognerà essere considerata anche per un altro motivo. Per scagliare le nostre magie dovremo sfruttare i nostri punti magia (o MP). Essi si ricaricheranno totalmente ogni volta che torneremo alla gilda, mentre solo in parte tra uno scontro e l’altro. Per ricaricarli durante lo scontro, invece, avremo due opzioni: utilizzare lo strumento indicato oppure battere il nemico “giusto”. Essi infatti alla morte rilasceranno delle particelle di Ethernano. Se queste saranno del medesimo tipo del nostro personaggio andranno a ricaricarne i punti magia. Cosa fondamentale dato che arrivare a zero punti magia comporterebbe uno svenimento, come quando si finiscono i punti vita.

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Oltre al lanciare le magie, durante lo scontro avremo diverse possibilità. Potremo attaccare normalmente un nemico, cosa che però risulterà utile solo se questi dovesse avere veramente pochissima vita, dato che il danno inflitto è veramente esiguo. Potremo scegliere di difendere noi stessi o un nostro compagno, in modo da ridurre il prossimo danno subito.

Ma soprattutto potremo sfruttare la meccanica della Magic Chain e dell’Awakening. Le prima, sarà utilizzabile ogni volta che l’indicatore Fairy Gauge (visibile in basso a destra) sarà carico al massimo. Con la pressione del dorsale destro del nostro controller, inizieremo una sequenza che ci permetterà di concatenare in serie gli attacchi dei diversi membri del nostro party. La potenza e la varietà di tali attacchi dipenderà dal livello del singolo personaggio e dal grado di Bond tra di loro. Queste sequenze potranno essere chiuse quando vogliamo con una finischer, oppure raggiunto il limite di chain (anch’esso dipeso dal livello dei personaggi). Questa meccanica verrà influenzata anche dal nostro Guild Rank. A un certo punto si sbloccheranno infatti le Extreme Magic, divise tra Rescues Finishers. Grazie a una Extreme Magic Finisher, potremo concludere la nostra chain con un attacco molto più potente del normale. Le Rescues invece sono magie che si attiveranno casualmente quando il valore totale dei punti vita del party sarà troppo basso, restituendoci parte degli HP e degli MP.

La meccanica dell’Awakening porta anch’essa diverse opzioni a nostra disposizione. Venendo colpito dai nemici, ogni personaggio caricherà la barra dell’Awakening. Una volta al massimo, si potrà entrare in questa forma, grazie alla quale verranno ricaricati in parte i nostri HP ed MP e le nostre statistiche potenziate. In certi casi potremo inoltre accedere ad attacchi extra. Altri personaggi potrebbero inoltre cambiare modalità piuttosto che risvegliarsi. Ciò non gli farà recuperare gli HP e gli MP, ma gli garantirà un ulteriore potenziamento delle statistiche.

Nonostante tutto, attivare questo boost ogni qual volta la barra si ricarica potrebbe non essere la cosa migliore da fare. Il potere accumulato potremmo infatti usarlo per eseguire dei Follow-Up Attack, cioè attaccare subito dopo un nostro compagno, similmente a come accade durante la Magic Chain. O ancora con il nostro indicatore al massimo, potremmo decidere di attivarlo quando attaccati, per risultare immuni all’attacco. Ciò però comporterà una durata minore dello stato di Awakening.

Infine, avendo due personaggi risvegliati contemporaneamente, durante una Magic Chain potremo eseguire un Unison Raid, una mossa potentissima, la quale tra le altre cose garantirà il continuo della chain.

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Per quanto riguarda la gestione del nostro party, avremo inizialmente la possibilità di creare un gruppo di soli tre elementi. Ma andando avanti con la storia principale gli slot disponibili aumenteranno. Durante la nostra avventura potrebbe anche capitare di essere “forzati” nella formazione del party. Potrebbe essere infatti richiesta per necessità di trama la presenza di un determinato personaggio. O ancora, potrebbero unirsi a noi dei Guest, personaggi che ci aiuteranno durante lo scontro, ma che non potremo controllare. Ma tranquilli, queste fasi saranno abbastanza brevi.

Ma dobbiamo dire che abbiamo apprezzato in certe fasi l’essere costretti ad usare una determinata formazione. La cosa ci ha infatti permesso di esplorare diversi personaggi e sinergie. Vi sono infatti personaggi che potrebbero dare accesso a bonus ulteriori se presenti contemporaneamente nella squadra.

Piacere visivo

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Per quanto riguarda l’aspetto artistico di Fairy Tail ci sentiamo molto soddisfatti. Il lavoro fatto sui modelli dei personaggi è veramente di ottima fattura, così come quello svolto sulle musiche di gioco, che in certi momenti riescono veramente a trasportare e a gasare il giocatore. Ma il vero fiore all’occhiello sotto questo punto di vista sono senza dubbio le animazioni delle magie. Ogni magia di ogni personaggio avrà la propria animazione, riproducendo molto fedelmente i disegni dell’opera prima o le loro trasposizioni animate. Talmente belle da vedere, che il fatto di non poterle saltare (alcune sono abbastanza lunghe) alla fin fine non rappresenta neanche un problema troppo grande.

Sul versante tecnico poco da segnalare. Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato alcun tipo di bug. Il framerate risulta essere un po’ instabile nelle fasi d’esplorazione, cosa che però non affligge per nulla gli scontri, nonostante i tanti elementi a schermo durante le animazioni appena descritte. Il dettaglio grafico non è assolutamente da bocca aperta, ma nel complesso fa il proprio lavoro non risultando un elemento di fastidio.

In conclusione

Fairy Tail è un JRPG a turni molto valido. Gust ha preso la propria esperienza nel genere e l’ha utilizzata per creare un titolo dal combat system divertente e dotato di una buona dose di strategia. Il gameplay esterno agli scontri anche  offre diverse possibilità al giocatore, inciampando però clamorosamente nella piattezza delle missioni da svolgere. La cosa comporta alcune sezioni di gioco abbastanza noiose per il giocatore, il quale si ritrova a combattere nemici in successione senza una vera sorta di stimolo. Fortunatamente il livello di sfida offerto è adeguato, richiedendo comunque l’attenzione del giocatore. Da elogiare la cura nel ricreare magie, ambientazioni e gli eventi della storia principale, dimostrando la bontà della scelta di coinvolgere fortemente Hiro Mashima nello sviluppo. In conclusione, Fairy Tail potrà rendere felici tutti i fan dell’opera e perché no, attirare anche qualche profano. Koei Tecmo Gust hanno fatto le scelte giuste, portando sul mercato uno dei risultati migliori per quanto riguarda i videogiochi tratti dalle opere nipponiche.

Pro:

  • Combat system vario con la giusta dose di strategia
  • Gestione della gilda utile e divertente da scoprire
  • Animazioni delle magie spettacolari

Contro:

  • Missioni e fasi di gioco troppo piatte e noiose
  • Framerate instabile nelle esplorazioni
  • Mancanza dei sottotitoli in italiano

VOTO: 7.5

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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