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First Playable Fund, il finanziamento di 4 milioni agli sviluppatori, è salvo

Il First Playable Fund è salvo a seguito di una modifica al recente emendamento Madia

Il tanto discusso First Playable Fund, ovvero l’iniziativa che prometteva un fondo di 4 milioni di euro destinato alle software house italiane, ha rischiato di essere completamente rivisitato lasciando ancora una volta il settore videoludico in secondo piano. Infatti, l’emendamento da parte di Marianna Madia non prometteva per nulla bene. Fortunatamente però, l’associazione IIDEA ha fatto un passo indietro e ci ha dato una più che ottima notizia: il First Playable Fund è salvo!

First Playable Fund

Andando contro le minacciose intenzioni dell’ex-ministra Madia, IIDEA, che ha dato il via all’iniziativa e si è battuta per portarla avanti, ha annunciato che il First Playable Fund non riceverà alcuna modifica, concentrando, come inizialmente accordato, le risorse sulle piccole software house italiane che si battono per rendere onore al nostro Paese.

“Emendamento Madia riformulato: il First Playable Fund è salvo. Ora avanti con il decreto attuativo.” dichiara l’IIDEA mediante la propria pagina Facebook.

“Nella giornata di ieri, la Commissione Bilancio della Camera ha esaminato e approvato una riformulazione del testo dell’emendamento 38.32 a prima firma Madia che salvaguarda il fondo MISE “First Playable Fund” per il finanziamento di prototipi di videogiochi.
IIDEA esprime soddisfazione per l’esito positivo della vicenda e ringrazia i gruppi parlamentari di maggioranza, e in particolare l’On. Marianna Madia, per aver espresso un riconoscimento unanime del valore strategico del nostro settore attraverso la riformulazione dell’emendamento in oggetto.”

L’associazione conclude sostenendo che l’obiettivo del fondo, oltre quello di aiutare le software house che ne faranno uso, è soprattutto quello di cercare di portare ad un livello maggiore nel panorama mondiale l’Italia, che finalmente vedrà ridursi un gap fin qui troppo profondo rispetto agli altri paesi dell’area europea nel sostegno all’industria dei videogiochi.

Tutto è bene quel che finisce bene. Purtroppo, nonostante moltissimi sviluppatori capaci, l’italia non è mai riuscita ad emergere in questo settore. Che sia la volta buona? Indubbiamente un fondo del genere spronerà sicuramente gli sviluppatori a fare di più. Non ci resta che aspettare e sperare che non ci siano altri risvolti negativi.

E voi cosa ne pensate? Contenti di questa notizia? Fatecelo sapere con un commento!

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Alberto Scuderi

Alberto Scuderi

Nato il 30 Marzo 2001, son cresciuto a pane e computer. Adesso sfrutto le mie conoscenze videoludiche per fingermi un giornalista sperando un giorno di poterne fare un lavoro.

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