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Il Barone Rampante – Niente da Dire

C’era una volta

La Terra sta morendo.

Noi la stiamo consumando, per essere davvero chiari, come gli antagonisti nei racconti che ci piace leggere.

Per quanto ci riguarda, beh, non passiamo proprio il test, come specie.

Quando non siamo impegnati nell’ucciderci a vicenda, abbiamo questa piacevole tendenza a metterci i bastoni tra le ruote, discriminarci, deriderci e maltrattarci a vicenda. Spesso siamo noiosi, polemici, tendiamo all’odio con una semplicità disarmante e, non di rado, puzziamo.

Eppure, stranamente, abbiamo anche questa strana tenacia nel trovare quel piccolo pezzetto di colore su una tavolozza dipinta in bianco e nero.

Elementi che ricorrono

Non so se vi siete mai soffermati a studiare approfonditamente la struttura delle storie per i più piccoli, come per esempio Il gatto con gli stivali oppure Momotarō. Nel caso non vi sia capitato, non vi preoccupate, me ne sono occupata io.

Le fiabe e le favole che raccontiamo ai bambini sono in realtà gli strascichi dei riti di iniziazione delle generazioni che ci hanno preceduto. Sono la trasposizione romanzata di ciò che i giovani dovevano affrontare per passare effettivamente dall’infanzia all’età adulta. Sofferenze, prove difficili, abbandoni, dolori e momenti di solitudine che si trasformano in parole, tramandate e mutate per arrivare fino a noi, come un piccolo sogno racchiuso tra le pagine di un libro.

C’è sempre uno schema che si ripete (ai giapponesi quest’ordine strutturato piace sicuramente molto): l’eroe o l’eroina si deve allontanare dal focolare domestico, si mette in viaggio, si trova di fronte ad una prova da superare e, infine, ottiene una ricompensa. In molti casi viene supportato da un aiutante magico che fornisce gli strumenti necessari per facilitare il gravoso compito.

Ora, proprio adesso, è il nostro turno di allontanarci da casa e avventurarci in un mondo complesso e, a volte, oscuro. Allora tutte quelle situazioni spiacevoli, tutti i momenti bui che stiamo vivendo e che vivremo, poco alla volta, si trasformeranno in un racconto da tramandare. Ed io potrei anche essere il piccolo aiutante che vi allunga quel sacchetto di fagioli magici che non sapevate neanche di stare cercando.

Chissà.

Mi sono accorta di essere incline al raccontarmi storie bellissime. Storie che sbocciano di colori abbaglianti, con finali pieni di onestà e giustizia. Tanto più sono fragili e brillanti, tanto più mi riesce anche di crederci! E se posso raccontarle a me stessa, posso farlo anche per voi.

Barone rampante

Non scendere da quell’albero

Per questo, tutti i giorni (o quasi) scelgo quella parte del mondo che si può salvare, quella che è strabiliante da leggere, da ascoltare e da vedere. Quella che si alza in piedi quando c’è qualcosa di giusto da difendere. Scelgo di non far finta di niente, di arrabbiarmi, di stancarmi, ma di credere al fatto che qualcosa di buono ci sia.

Per alcuni potrò anche sembrare con la testa per aria, arrampicata su fragili rami fatti di illusioni, ma ho cominciato il mio viaggio molto tempo fa, ho lasciato la sicurezza del cinismo e del pessimismo e ho provato a guardare le situazioni da un altro punto di vista.

Alla fine magari metterò le mani sulla più grande delusione di tutti i tempi, ma avrò avuto anni di dolci, di storie e di sogni e quello che avrò attraversato, verrà debitamente incanalato e porterà al raggiungimento della meta, al completamento della storia.

Aspetterò l’eroina, o l’eroe, che arriverà dopo di me: un bimbo che, dall’altra parte del mondo, si troverà ad affrontare la vita leggendo una fiaba che mi riguarda.

Se volete provare a salire sui banchi, o sulle sedie, o addirittura su un albero per avere una diversa visuale, vi consiglio di continuate a leggere, rimarrete senza Niente da Dire ma molto su cui riflettere.

Love, Monigiri

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Monica Fumagalli

Monica Fumagalli

Yamatologa e tour leader, accompagna i viaggiatori alla scoperta di mondi nuovi. Tra i fondatori della rivista “Niente da Dire” e autrice di romanzi sul folclore nipponico. Da piccola voleva diventare una Guerriera Sailor… Tutt’ora non ha ancora rinunciato al suo sogno.

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