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The Case Files of Lord El-Melloi II: Focus episodi 7-8-9

Siamo già a metà della serie, ed è arrivato il momento per The Case Files of Lord El-Melloi II di mostrarci quanto effettivamente vale cimentandosi non solo con episodi originali ma con la trasposizione di una delle saghe più discusse della novel.

Si entra nel vivo della saga del Rail Zeppelin, finalmente.

Che cos’è il Rail Zeppelin?

Il Rail Zeppelin stato presentato alla fine dell’episodio cinque, nel quale Waver spiega che si tratta di un treno nel quale periodicamente si svolge una compravendita di occhi magici. Qualsiasi tipo di occhi magici, dai più comuni a quelli più particolari, capaci di vedere creature soprannaturali come fate o, per i più immersi nel Nasuverse, linee della vita e della morte.

Sebbene questi oggetti siano estremamente comuni nella società magica, non tutti sono ugualmente utili o preziosi, basti pensare a quelli di Reines, ad esempio, che hanno l’unica utilità di “infuocarsi” quando viene utilizzata la magia attorno a lei, o quelli di Yvette, che le permettono di percepire chiaramente le emozioni delle persone.

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Dal questo punto di vista le sei puntate uscite fino ad ora sono state abbastanza esaustive e hanno colmato le lacune di Fate/Stay Night. Negli adattamenti, infatti, gli occhi magici sono appena menzionati, sebbene nella novel si faccia più volte riferimento a quelli di Ilya o di Rin.

Allo stesso modo, in questi tre episodi si nota come la scelta tematica della prima metà di The Case Files of Lord El-Melloi II non fosse causale, ma finalizzata a questa saga.

La totale assenza di moralità dei maghi, l’essere legati alle tradizioni più che ad ogni altra cosa, la mancanza di scrupoli dei Lord e il loro continuo mentire, argomenti affrontati fino ad ora, ritornano, amalgamandosi perfettamente col resto degli elementi che vanno a comporre la saga. Niente di ciò che ci è stato mostrato è stato inutile, e già al settimo episodio è palese: tutto è stato costruito per arrivare qui.

In questo treno ognuno pensa esclusivamente al bene proprio o della propria casata. Tutti mentono, nessuno dice la verità, ogni singolo passeggero ha qualcosa da nascondere.

Benvenuti a bordo del Rail Zeppelin.

Chi sono i passeggeri?

L’asta che si tiene annualmente sul Rail Zeppelin attira numerosi acquirenti, maghi e non, e oltre a Waver e Grey, sul treno per recuperare la reliquia di Iskandar, avremo diversi personaggi, tutti avvolti dal mistero sin dal primo episodio, tutti ugualmente sospetti.

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Caules e Yvette, entrambi studenti del nostro Lord El-Melloi II, sono i nomi più noti. Il primo segue Waver come studente, Yvette invece partecipa all’asta in nome della sua famiglia, da sempre interessata ai tipi più rari di occhi magici.

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A bordo del treno troviamo anche Callebaut Frampton, inviato della Santa Sede.

La chiesa, infatti, nel Nasuverse non si limita a supervisionare la Guerra per il Santo Graal, ma compie anche operazioni attive contro non-morti, apostoli, vampiri o proprio contro dei maghi. In Fate, le uniche volte in cui abbiamo visto coinvolti dei membri della chiesa è stato nel contesto della Guerra di Fuyuki, ma basta pensare a Tsukihime per capire che la religione fa molto di più che mandare dei semplici arbitri. Ciel, una delle protagoniste femminili della visual novel, è infatti un’esecutrice della chiesa, e il suo compito è quello di dare la caccia ai vampiri.

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Il pessimo rapporto tra Santa Sede e Torre dell’Orologio è evidente, basti pensare alle continue frecciatine dei vari maghi con Callebaut, o al fatto che l’esecutore dica apertamente che tutti i maghi dovrebbero bruciare tra le fiamme del Purgatorio.

Un nome familiare a bordo del Rail Zeppelin è quello di Olga Marie Animusphere, che i giocatori di Fate/Grand Order conosceranno bene.

Si tratta infatti della figlia di Marisbury, che nella timeline di Grand Order fonda Chaldea, responsabile dei Rayshift e attorno alla quale si concentra la trama del gioco. Nel canone principale gli Animusphere non fondano l’Istituto, ma Marisbury – già citato – è a capo della Facoltà di Astronomia della Torre dell’Orologio, e la figlia partecipa all’asta per conto della famiglia, intenzionata ad acquistare gli Occhi Magici Arcobaleno, i più rari e potenti. Assieme a lei ci sarà Trisha, la sua cameriera personale.

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Ancora, rivediamo Hishiri Adashino, responsabile della Facoltà di Giurisprudenza, pronta a creare qualche problema a Waver.

Melvin Weins, infine, migliore amico di Waver e co-protagonista del primo episodio, si unirà ai passeggeri del treno all’inizio del nono episodio.

Assassinio sul Rail Zeppelin

La saga del Rail Zeppelin non si limita a mostrarci la compravendita di occhi magici, questo è chiaro sin dalla fine del suo primo episodio. Anzi, questa è in secondo piano, quasi annullata, a causa di un omicidio.

Con quella che sembra una citazione ad Agatha Christie, infatti, Trisha è brutalmente assassinata a bordo del treno, e la sua testa viene mozzata. Waver, insieme agli altri passeggeri, inizieranno quindi ad indagare per scoprire l’assassino.

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Questo esautora il clima di tensione, mistero e mancanza di fiducia reciproca che si percepiva già nei primi minuti. Come ho detto, tutti mentono o nascondono qualcosa; nessuno si salva dall’essere un sospetto, tanto agli occhi di Waver quanto a quelli dello spettatore.

A strizzare l’occhio ad Assassinio sull’Orient Express, poi, non è solamente l’omicidio. Nell’episodio nove, infatti, il treno venga dirottato e si ferma in mezzo a una foresta/spazio di singolarità. Esattamente come, nel romanzo giallo, il treno a un certo punto rimane bloccato.

La cosa che più di tutte ho apprezzato in questi episodi è, appunto, l’atmosfera. È estremamente inclusiva, riesce a far percepire allo spettatore la preoccupazione di tutti i passeggeri del treno, consci del pericolo di trovarsi accanto un assassino. Di conseguenza, i personaggi sono resi bene nell’essere tutti potenziali sospetti e bugiardi.

TROYCA riesce a regalarci un’ambientazione perfetta anche in contesti ben diversi dai primi sei episodi. Le OST non sono mai forzate ma sempre adatte alle circostanze, capaci di far percepire il sospetto che regna sovrano.

L’inevitabile scontro col proprio passato

Oltre all’omicidio, l’evento cardine attorno al quale la saga ruota è l’apparizione di Efestione di fronte a Waver.

La donna, primo consigliere di Iskandar, si presenta come colei che ha rubato la reliquia magica al ragazzo e che lo ha attirato sul treno.

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Il confronto col proprio passato, quindi, è inevitabile per il nostro Lord, che subito si trova di fronte alla propria incapacità, al suo essere indegno di avere un sovrano come il grande Alessandro Magno.

Se nella prima metà di The Case Files of Lord El-Melloi II il confronto col passato era un tema ricorrente per l’immaturità di Waver, così aggrappato alla memoria di Iskandar da non riuscire a crescere e a cambiare, adesso è ancora più traumatico, giustificato dalle premesse della saga. Tutto ruota attorno al legame tra il Master e il suo Servant, e a quanto il primo cerchi di essere degno del ricordo del secondo.

Si tratta di uno scontro tra servitori, dal quale Lord El-Melloi esce evidentemente sconfitto, e non solo fisicamente. È quasi sconsolato all’idea che ci sia un confidente del re che lui non ha mai visto. Lo scontro e le parole di Efestione lo demoralizzano sempre di più, e l’uomo non ancora cresciuto teme di non essere degno di potersi definire suddito di Alessandro.

La mancanza di fiducia in se stesso è sempre stata una caratteristica di questo personaggio, sin da Fate/Zero. Il suo comportamento in questa serie, il suo essere così attaccato al passato, non fanno altro se non confermare che non è cambiato affatto.

Potrà essere più alto o capace, ma resta sempre il solito insicuro, debole Waver, che si aggrappa al ricordo del suo sovrano e all’ordine che gli ha lasciato per andare avanti: vivi.

E il suddito fedele obbedisce, non tanto per sé, ma per arrivare dove lui non ha potuto.

Conclusione

La saga del Rail Zeppelin rappresenta il perfetto coronamento dei primi sei episodi di questa serie.

Recupera tutte le tematiche fino ad ora affrontate, e ha il vantaggio di tenere incollato il lettore allo schermo a causa dell’assenza di episodi autoconclusivi.

L’attesa è stata ripagata, e TROYCA si dimostra in grado non solo di scrivere episodi originali, ma anche di trasporre fedelmente gli eventi della saga. Spero che, con l’inizio del Rail Zeppelin, The Case Files of Lord El-Melloi II riceva l’attenzione che merita, mentre ci avviamo verso la conclusione.

 

 

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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