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O Maidens in Your Savage Season: Commento episodio 12

Nello scorso commento di O Maidens in Your Savage ci siamo lasciati facendo una scommessa sulla sceneggiatura di Mari Okada. Quindi… scommessa vinta o persa? Se lo chiedete a me, questo è un pareggio. Con questo finale la serie raggiunge indubbiamente il suo obbiettivo. Il fatto che delle storie che hanno come comune denominatore la confusione causata dalla pubertà durante il periodo adolescenziale trovino la loro conclusione nel momento in cui i personaggi riescono finalmente ad identificare i propri sentimenti, a fare pace con loro stessi e con gli altri (tra l’altro con tanto di ribellione savage come da titolo), è perfettamente sensato. La conclusione c’è. Il messaggio è chiaro.

Il problema, però, è che manca l’ultimo step. Chiarire le proprie idee è il primo passo per chiarire sia a se stessi che agli altri ciò che si pensa, ma quello non deve essere il punto d’arrivo, bensì quello di svolta. Dopo bisogna mettere in pratica la lezione. E, chiariamoci, i personaggi lo fanno: vanno avanti, crescono, imparano e migliorano. Però questo finale non è soltanto esageratamente vago, ma crudelmente ingiusto nei confronti di buona parte dei personaggi.

O Maidens in Your Savage

Perché poi si rischia anche di mandare messaggi davvero superficiali, come quello di Momoko. Non solo il personaggio è stato praticamente lo zerbino delle sue compagne per l’intera stagione, ma alla fine tutto si risolve con un semplice sfogo. Improvvisamente il suo problema non è più l’inadeguatezza delle sue amiche nel sostenerla, la mancanza di punti di riferimento o l’incapacità del tessuto sociale di creare un ambiente inclusivo, no. Il problema è che la povera ragazzina doveva sfogarsi, doveva dar sfogo ai suoi sentimenti soltanto per essere rifiutata e finire con l’accettare nuovamente il ruolo di amica.

Ma in tutta onestà il problema non è tanto quello che succede, bensì quello che NON succede. Per troppo tempo Momoko ha vissuto con l’idea che quello che prova è semplicemente sbagliato. Ha dovuto fare i conti con un mondo nel quale non c’è spazio per una come lei, nel quale non c’è altra scelta se non soffrire in silenzio. Persino chi le è più vicina si è dimostrato incapace di comprenderla, e questo ha inevitabilmente finito col inasprirla a tal punto da metterle in bocca le parole dell’ultimo episodio. Che la sua storia finisca così…con un semplice sfogo, lo ammetto, mi lascia parecchio dispiaciuto. Il fatto che nessuno le abbia fatto notare d’essere perfettamente normale, che per poter raggiungere la felicità abbia dovuto reprimere i suoi sentimenti, per me è semplicemente inaccettabile.

Hongo invece non reprime i suoi sentimenti, piuttosto va avanti. Fa strano vederla così, specialmente perché l’ultima volta aveva dichiarato di non voler rinunciare al suo amore impossibile, eppure è lì, sorridente. Non sappiamo come sia andata a finire per quanto riguarda la sua vita lavorativa, non sappiamo se sia riuscita a trovare un amore alla sua portata, però almeno è felice. Per me, in tutta onestà, va benissimo così… però nel mezzo c’è parecchio che manca, questo è indubbio. E lo stesso mi verrebbe da dire per quanto riguarda Nina.

Il campione dell’episodio però è Izumi con la sua stravagante doppia dichiarazione. Il ragazzo ha praticamente detto la peggior cosa che potesse dire, eppure il significato che si cela dietro le sue parole non è poi così incomprensibile. Dopo un decennio passato insieme a Kazusa, il ragazzo ha difficoltà nel guardarla in modo diverso. Il che, lasciatemelo dire, è perfettamente legittimo. La sua può sembrare una posizione poco condivisibile, ma se si tenta di immedesimarsi nel personaggio le sue preoccupazioni diventeranno parecchio sensate. Ovviamente,sono davvero felice che la coppietta sia riuscita a trovare la felicità. Entrambi sono riusciti a passare sotto quel tunnel che Kazusa prima guarda incerta e dubbiosa. Ce l’hanno fatta, adesso sono una vera coppia. Si guardano come due innamorati, si tengono senza problemi per mano, e sopratutto fanno quella cosa.

Insomma, O Maidens in Your Savage Season si perde un po’ all’ultimo giro, però guai a dimenticare tutto quello che ci ha insegnato finora. Le nostre selvagge ragazzine ci hanno mostrato che l’amore è un rapporto che va costruito con il tempo e soprattutto su basi solide; che non c’è nulla di male nel provare attrazione fisica nei confronti di una persona, ma che questa non deve mai essere il nostro unico metro di giudizio, né verso noi stessi che verso gli altri. Ci hanno insegnato che la sfera sessuale è parte integrante e inseparabile della nostra vita e che questa influenza inevitabilmente i nostri pensieri e il nostro agire, e per questo va gestita e affrontata senza pregiudizi grazie anche al supporto degli adulti. Ci hanno insegnato che c’è tempo per fare le proprie esperienze e che il nostro corpo è prezioso.

Ma, cosa più importante, con la loro pazzia ci hanno insegnato che la vita è un telo bianco sul quale possiamo dipingere qualsiasi colore vogliamo. E non sarà facile farlo — dovremo soffrire, aizzarci, litigare, prenderci a cuscinate e correre istericamente per strada. Ed è proprio questo il bello della vita, quello che la rende degna d’esser vissuta.


Lista Episodi: 1-34-5, 6,7, 8, 9-10, 11.


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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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