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Acquistano smartphone con il Bonus Cultura: multati 700 ragazzi

Diventare maggiorenni non significa solo poter finalmente fare quello che si vuole. Significa anche (si spera) diventare più responsabili. Soprattutto di fronte alla legge. Ed ecco quindi come 700 neo-maggiorenni, colpevoli di aver acquistato smartphone con il Bonus Cultura, dovranno pagare una multa per i crimini commessi.

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L’episodio è successo a Caltanissetta, e tra i responsabili accusati del reato c’è anche il commerciante. Quest’ultimo ha infatti accettato buoni per una cifra pari a 317 mila euro – ora sotto sequestro. Le modalità sono ancora da accertare, ma è probabile che abbia spacciato gli smartphone per libri o altri beni coperti dal Bonus Cultura, potendo così ricevere i soldi pubblici destinati all’iniziativa.

Ma al reato di «indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato», di cui è accusato il commerciante, devono rispondere anche i 700 ragazzi: così stabilisce la Cassazione. Dovranno perciò pagare una sanzione amministrativa che va da 5.164 a 25.882 euro.

Il Bonus Cultura di 500 euro è stato introdotto da Renzi per la prima volta ai neo-maggiorenni del 1998. Questo dà la possibilità di generare buoni per acquistare prodotti riguardanti tutta la sfera della cultura: dai libri alla musica, dal cinema al teatro ai concerti. No categorico quindi a smartphone, computer, videogiochi e altri oggetti di elettronica.

Sfortunatamente però, l’accaduto non è che solo uno degli in realtà tantissimi casi in cui il Bonus Cultura viene utilizzato in modo illecito. Non è raro infatti trovare gruppi Facebook o Telegram dedicati alla compravendita dei Bonus, che vengono venduti a 100-200€. A volte, sono i commercianti stessi a dichiarare apertamente di vendere beni non coperti dal Bonus spacciandoli per libri.

Una riflessione finale

In un paese dove l’ignoranza prevale, questa vicenda non fa che confermare la triste tendenza degli italiani – adulti inclusi – a considerare sempre meno importante la cultura, ma anche la fastidiosissima mentalità della “furbizia” nel fregare lo Stato. Ma in questo quadro infelice, in cui è facile puntare il dito verso superficialità dei ragazzi, vale la pena ricordare che molti di loro il Bonus Cultura invece l’hanno utilizzato ben volentieri.

Secondo i dati del Ministero, grazie al Bonus Cultura, dal 3 novembre 2016 al 30 novembre 2017 sono stati spesi più di 163 milioni di euro. Di questi la maggior parte – più di 130 milioni – in libri, quasi 15 milioni in concerti e quasi 12 in cinema. Un’iniziativa che ha arricchito la cultura dei ragazzi, ma anche il mercato dell’editoria – da tempo in crisi.
Sempre confidando che i dati dichiarati dai commercianti siano veritieri.

FONTE

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