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La Bambina dai capelli turchini: il crowdfunding per il corto “prequel” di Pinocchio

Tutti conosciamo Pinocchio, il naso che si allunga, i soldi nascosti sottoterra, il Paese dei Balocchi, la Fata Turchina bambina… la Fata Turchina bambina? Quella donna ricoperta di celesti sogni è stata anche bambina? Magari capricciosa, con un compito più grande di lei, con un potere più grande di lei, circondata dai suoi aiutanti animali, mentre aspettava la Primavera, mentre aspettata di diventare proprio la Fata Turchina che tutti conosciamo. La Bambina dai capelli turchini è un cortometraggio che parla proprio di questo, della Fata Turchina prima che fosse la Fata Turchina.

Uno spin-off di Pinocchio, se vogliamo allargarci, scritto e diretto dal giovane (anzi, giovanissimo) Giulio Fabroni. Scritto, perché per poterlo dirigere ha bisogno dell’aiuto di tutti voi. Di tutti noi.

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La Bambina dai capelli turchini è in crowdfunding su Eppela, trovate tutto cliccando esattamente qui. Ci sono i vari premi per le quote con cui si vuole contribuire, anche perché il corto è patrocinato dalla Fondazione Carlo Collodi. Ouh, roba seria.

E non disperate se volevate già vedere qualcosa, perché c’è già un breve teaser, capace di farvi entrare nell’atmosfera del corto. Ah, nel teaser (e nel progetto finale) è presente Ivo De Palma, doppiatore e storica voce di Pegasus da I cavalieri dello zodiaco. Poi, forse, per ingolosirvi, possiamo aggiungere che ci sarà Guido Ruffa, l’unico e solo Lupo Lucio, e altri doppiatori come Veronica Puccio e Giulio Bartolomei, che in questo caso saranno sia voce che corpo, per un progetto al quale credono alla follia. Che un pizzico di follia ci vuole sempre.

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Se ancora non vi basta per contribuire con una donazione, anche minima, al corto (o anche solo a condividerlo con gli amici, sia mai che si trovi un appassionato di Pinocchio), vi facciamo anche sentire la voce di Giulio Fabroni, la mente creativa dietro a tutto il progetto.

Perché proprio la Fata Turchina tra tutti i personaggi di Collodi?

A quattro anni ho imparato a leggere sul libro di Collodi, e l’introduzione della Fata mi ha lasciato una folgorante impressione di mistero: Pinocchio inseguito dagli assassini le chiede aiuto, ma questa bambina con voce d’oltretomba gli chiude la porta in faccia affermando di essere morta.

Mi incuriosiva molto il suo percorso, che Collodi lascia inesplorato: cosa porta questa bizzarra ragazzina magica a smettere di giocare alla morte ed evolversi in qualcosa che sarà prima amica/sorella (ragazza) e poi madre/moglie (donna)? La mia risposta ha a che vedere con la depressione che spesso ci blocca un po’ tutti, e con le forze spesso inaspettate che sanno rimetterci in moto.

Quanto c’è ancora nel Collodi Extended Universe da raccontare?

Non avete idea. Le storie da inventare partendo da questa straordinaria matrice sono impossibili da contare. Perché il Pescatore Verde è verde? E se Mangiafoco diventasse vegano? Come è stato fondato il Paese dei Balocchi? Insomma, scherzo ma non troppo dicendo che Collodi ha improntato un mondo pieno di angoli dietro cui sbirciare.

Se dovessi scegliere un’attrice hollywoodiana per interpretare la Bambina, chi sarebbe?

Ho scritto il film avendo in mente le interpretazioni di Sophia Lillis, la giovanissima e talentuosa stellina di “It” e “Sharp Objects”. Chiaramente la mia prima mossa è stata di provare a raggiungerla tramite i social e tirarla a bordo (magari questo corto poteva essere l’apice della sua carriera, no?). Ho rintracciato diversi suoi familiari e persino l’agente, che onestamente è stata gentilissima nel dirmi “no, grazie”. Per fortuna mi è poi risuonata nel cuore la voce di Veronica Puccio, che ha voluto prestarsi. Senz’altro il corto finito verrà poi mandato all’agente della cara Sophia, sai mai…

Mettiamo che il corto si riesca a fare. Poi?

Ci piace pensare che la risorsa migliore del progetto sia la rete multimediale che gli si apre una volta realizzato. In fondo Pinocchio è oggetto di culto nel mondo intero per un pubblico di tutte le età! Vorremmo portare in giro il film non solo nel circuito dei festival, ma anche tramite eventi vari e differenziati come mostre e spettacoli che possano integrarsi alla proiezione del film, coinvolgendo idealmente spettatori 0-99. Insomma siamo disponibili per fiere di paese, compleanni e bar mitzvah a tema Fata Turchina.

Ecco, ora avete tutto in mano per poter contribuire a un progetto così piccolo ma dalle ambizioni gargantuesche. Per tutte le altre informazioni c’è sempre il link del crowdfunding su Eppela, non potete sbagliarvi.

Sostenete il cinema italiano indipendente, altrimenti il prossimo film con Biagio Izzo sarà anche colpa vostra.

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Edoardo Ferrarese

Edoardo Ferrarese

Nato a Novi Lugubre l’11/11/92, anche se nessuno lo ha interpellato sulla questione. Laureato in Lettere Moderne senza infamia e, soprattutto, senza lode, capisce che magari gli piace la critica cinematografica e il Cinema tutto, anche se troppo tardi, e che vuole scriverne, perciò prende pure un diploma alla Scuola Holden (tanto per non continuare a sembrare un radical chic di merda). Finirà per insegnare letteratura italiana nel liceo del suo diploma, però questo non ricordateglielo mai.

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