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One Punch Man 2: Commento episodio 4

Dopo un terzo episodio che riesce a far riaccendere la speranza nel pubblico su un eventuale salto qualitativo della serie, One Punch Man 2 torna questa settimana con un quarto episodio che sul piano tecnico si perde un po’ per strada, ma che almeno ci fornisce di nuovo degli spunti interessanti a livello narrativo. Sarà per la necessità di conservare le energie dello staff per i momenti di maggiore importanza? Chi lo sa. Sta di fatto, però, che per questa settimana One Punch Man 2 non passa del tutto il test.

Giustizia e valori

L’episodio inizia con una sorta di monologo nel quale scopriamo la profonda avversità di Garō verso il ruolo dell’eroe; avversità che ha sempre provato sin da bambino. Le sue riflessioni mettono in dubbio il funzionamento della società in cui vive in quanto portano avanti un’idea che ne sfida le fondamenta e il valore principale: la giustizia. Se quindi una società traumatizzata dall’inarrestabile e frequente arrivo di calamità, potenzialmente capaci di distruggere il mondo, rinunciasse al significato di giustizia inteso come quello di sconfiggere il male, come faremmo a garantirne la sopravvivenza? E soprattutto: se quindi adattassimo l’attuale idea di giustizia del mondo a quella di Garō, non staremmo giustificando lo sterminio dell’umanità? Come faremmo a distinguere cos’è il bene e cos’è il male? E di fatto è proprio questa, tra tutte, la mancanza più evidente del villain.
Interrogandosi sul perché a parità di sforzo sia considerabile come “giusta” soltanto la vittoria dell’eroe, Garō trascura completamente il motivo su cui esso si basa; ignora la natura delle proprie intenzioni. Natura che, come abbiamo imparato negli episodi precedenti, si riflette nelle scelte che facciamo e nelle nostre azioni, determinando il nostro valore come essere umani.

Ma ormai è troppo tardi. La caccia agli eroi sembra essere ben lontana dalla fine.

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Tra eroismo e codardia

Nel frattempo. dopo aver deciso di partecipare al torneo, il nostro amato Mantello-Pelato si appresta a compiere un’altra grande e vistosa impresa della quale però molto probabilmente non si prenderà i meriti. Ma è nel suo incontro con Facciamara e nel suo paragone con Charanko che incontriamo un’altra importante lezione.
Nonostante sia stato sconfitto dall’ineluttabile Garō, Facciamara va in giro vantandosi delle sue capacità e si diverte, proprio come Tormenta, a inveire sugli altri. Eppure proprio quel Charanko che lui deride ha avuto il coraggio di battersi con Garō nonostante sapesse di non poter vincere; ha messo in gioco la sua reputazione per dimostrarsi degno del suo maestro. Ciò che lo abbatte non è tanto il dolore fisico, ma piuttosto la consapevolezza di non esser forte abbastanza da accompagnare Silver Fang. A differenza di Tormenta, Charanko ha accettato la sua debolezza e si è posto l’obbiettivo di superarla mettendosi in gioco.

Continuano inoltre le caricature: Mazza Metallica è uno di quei personaggi che fisicamente incarna perfettamente lo stereotipo del bullo al quale tutti i fan anime e manga sono abituati, eppure ironicamente si dimostra estremamente educato e soprattutto sottomesso all’irresistibile sorellina.

Reparto tecnico

La lotta tra Mazza Metallica e i vari Centopiedi ci mostra un reparto tecnico che riesce a mostrare il meglio di sé soltanto nelle scene statiche, presentandoci dei disegni ben curati e posti da angolazioni interessanti. Il compositing merge in maniera piuttosto credibile gli esseri misteriosi realizzati in CG con l’ambiente, rendendoli esteticamente alquanto inquietanti e disgustosi. Il tutto però è condito da un’azione che si basa ancora troppo su dei still frame e che fa un pesante uso di linee cinetiche per simulare il movimento. I background vengono eliminati quanto più possibile per semplificare il lavoro e in alcune scene in particolare c’è una generale sensazione di rigidità nei movimenti dei personaggi 2D dovuta, di nuovo, da una fase di intercalazione non sempre ben curata. La telecamera fornisce una visione parecchio confusionaria delle scene d’azione e anche in quelle più statiche si rivela abbastanza fastidiosa, specialmente per l’ingiustificato uso dei zoom.

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Una volta sconfitte le entità misteriose Mazza Metallica fa finalmente il suo tanto atteso incontro con Garō. Ma per vederlo, purtroppo, non ci resta che aspettare la prossima settimana.

See you next week!

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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