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La nostra intervista a Luca Canale Brucculeri, regista di Onirica

Luca Canale Brucculeri, classe 1987, nasce come attore, scrittore di due romanzi, ha sceneggiato alcuni videoclip e cortometraggi oltre che brevi episodi web e tv, Onirica è la prima volta alla regia e sceneggiatura di un lungometraggio. 

locandina

In passato ha realizzato Maggio, Jiaozi e Black Death – The Series come più importanti. Ecco la nostra intervista.

Perché il giallo all’italiana?

Il Giallo all’italiana è uno dei miei generi preferiti, si fondano le radici del cinema di genere italiano, stiamo parlando di grossi nomi dell’artigianato cinematografico come Mario Bava che fu il primo a sperimentare in tal senso.
Onirica è una dedica al Cinema di Dario Argento ma non posso negare che ci siano delle influenze del cinema di Bava che ho voluto fortemente inserire nella pellicola: dalle luci, all’atmosfera, alle donne presenti.

Perché le donne? Cosa rappresentano?

Le donne sono importantissime, c’è una prevalenza di cast femminile perché hanno il potere, la sensualità, sanno essere drammatiche ma anche affilate come la lama di un coltello.
Sono essenziali non solo a livello cinematografico ma nella vita di ogni uomo: sono cresciuto con tre donne che mi hanno insegnato a tirarmi su le maniche, a non abbassare la testa e ad amare.

Quanto c’è di tuo in Onirica?

Essendo un’opera prima c’è tutto e niente, qualche elemento autobiografico ma il tutto è riadattato per funzionare all’interno dell’enorme meccanismo che è il film stesso.

Onirica può essere considerato un film Pop dato l’omaggio ad Argento: quanta cultura Pop hai inserito nel film?

Ci sono tantissime citazioni, tutto ciò che il pubblico vedrà sul grande schermo ha un senso: è un film che tutti possono vedere ma, se si ha una cultura cinematografica horror o del maestro Argento, sicuramente gli spettatori si divertiranno anche alla caccia all’easter egg.

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Hai girato a Torino, le sorprese riguardano la città?

Non è un mistero che amo Torino, la mia città, e che le location siano un punto forte del film, non solo perché Argento ha girato i suoi film in determinati luoghi ma perché sono carichi di fascino. Gli omaggi comunque non si limiteranno solo a questo: ci sono diverse sequenze ricreate fotogramma per fotogramma per ricreare le stesse viste al cinema negli anni ’70 e ’80, altre sono state liberamente riadattate, ma ogni sequenza è un tassello fondamentale per la scoperta dell’assassino. Posso solo dirvi: non lasciatevi sfuggire nessun particolare e collegate i punti.

Il film è autoprodotto: vuoi dirci qualcosa di più?

Il film è una produzione autonoma della MAY Films Production, casa di produzione indipendente che ho fondato insieme a Mattia G. Furlan e ad Antonio Rochira. Per nostra fortuna, il primo cortometraggio che abbiamo prodotto sotto la neonata casa di produzione (Maggio – A Grandparents’ Tale) ha avuto un buon successo di critica e di pubblico; questo ci ha permesso di puntare più in alto e pensare in grande, grazie anche alla fiducia della casa di distribuzione Cine-Museum.

Che ciclo avrà Onirica?

Onirica avrà una sua prima nazionale il 30 marzo al cinema Ambrosio di Torino, da lì in poi partirà un tour estivo dove toccheremo le regioni italiane per presentare la pellicola.
A settembre sarà la volta dell’home video sempre curato da Cine-Museum e dell’ondemand: insomma, c’è ancora molto da fare!

Progetti futuri?

Ci sono alcuni progetti in cantiere, più di uno, ad alcuni ci stiamo già lavorando per altri è ancora presto per parlarne…

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Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla è di San Pancrazio Salentino in provincia di Brindisi. Un genio. miliardario, playboy, filantropo non è sicuramente una descrizione calzante. Ha la passione per il cinema, la musica e le magliette macabre. Il suo motto è "Perchè anche oggi mi sono svegliato?"

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