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Caro Mentana, ti spieghiamo perché Plague Inc. non è andato “molto oltre”

Enrico Mentana contro Plague Inc.

Qualche giorno fa Ndemic Creations ha ufficialmente annunciato che avrebbe inserito all’interno di Plague Inc., sottoforma di buff, i tanto criticati no-vax. Dopo una petizione firmata da più di 20.000 persone infatti la software house ha deciso di ampliare il già folto roster di potenziamenti presenti all’interno del titolo, utili a rendere la malattia da noi creata più efficace in determinati contesti, aggiungendo proprio gli anti vaccinisti.

Qualche ora fa Enrico Mentana, direttore di TG La 7 e di Open, neonata testata online, ha criticato in maniera più o meno aspra la decisione di Ndemic Creations tramite un post pubblicato sui suoi canali social. Ecco il post in questione:

Appare palese ai tanti conoscitori di Plague Inc. l’erroneità delle affermazioni di Enrico Mentana; con questo articolo tenteremo di far capire al noto giornalista perchè il titolo non è andato “molto oltre” ma anzi, ha effettuato un aggiornamento che rappresenta in maniera piena e cristallina lo spirito del gioco stesso.

In cosa consiste Plague Inc.?

Ma andiamo con ordine. Plague Inc. è un titolo in cui il giocatore dovrà creare una malattia che avrà il compito di sterminare tutta la popolazione mondiale. All’inizio della partita bisognerà scegliere un Paese da cui far partire il contagio; ogni Paese, ovviamente, possiede dei parametri, come il grado di sviluppo urbano, la ricchezza ed il clima, che possono influenzare in maniera più o meno netta la diffusione della “nostra” malattia. Inoltre, se lo Stato da noi scelto avrà un porto o un aeroporto, le probabilità di diffusione del morbo al di fuori dei confini saranno molto più alte. Raggiunto un certo numero di infetti inoltre, il titolo regala al giocatore dei Punti DNA, utili a potenziare gli effetti della malattia da noi creata sull’organismo, ad aumentare le probabilità di diffusione della stessa e ad incrementare la resistenza di questa a determinati medicinali o condizioni climatiche. Una volta raggiunto un gran numero di infetti, un Paese deciderà di cominciare a sviluppare una cura, che se portata a termine porterà al fatidico Game Over.

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L’unica malattia è la satira

Durante il gioco vi sono inoltre dei banner che informeranno l’utente tramite varie notizie di cronaca, ovviamente fittizie e decisamente sopra le righe, utili sia alla diffusione della nostra creazione sia a fare satira su alcuni avvenimenti di attualità. Chi scrive infatti, durante una partita a Plague Inc., si è visto apparire in sequenza due news; la prima recitava “La Gran Bretagna esulta, la Brexit è finalmente realtà. La gente scende in piazza per festeggiare“. La seconda, apparsa dopo qualche minuto di fast forward, diceva “La Brexit porta gli inglesi al collasso, l’economia è morta, i cittadini pensano alla migrazione di massa“. Questo è solo un esempio dell’enorme spirito satirico di cui è permeato Plague Inc.; un esempio estremamente utile a confermare il fatto che Ndemic Creations ha voluto creare un titolo da non prendere troppo sul serio, che non mira nè allo screditare una categoria di persone piuttosto che un Paese, nè tantomeno ad aumentare la voglia di commettere uno sterminio di massa con un epidemia. Di conseguenza l’inserimento dei no-vax all’interno del titolo non è altro che l’ennesima provocazione satirica della software house in questione, che ha approfittato di una petizione per dare inoltre una bella dimostrazione di come si dovrebbe dialogare con l’utenza. Siamo più che certi, dopo aver provato per lungo tempo Plague Inc. anche prima che arrivasse sotto la luce dei riflettori, che l’intento di Ndemic Creations non sia quello di qualificare gli antivaccinisti come un’arma di distruzione di massa, quanto piuttosto ironizzare sulle credenze di chi, per i motivi più svariati, può effettivamente arrecare a se stesso e agli altri problemi di salute più o meno gravi.

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Nessuna demonizzazione

Le critiche al gioco da parte dei no-vax arriveranno, o sono già arrivate, e sicuramente questa feature seminerà lo scompiglio più totale nella loro comunità. Non è questo il motivo per cui però bisogna attaccare Plague Inc., dato che, lo ribadiamo, il titolo punta a fare satira su un comportamento che resta comunque poco condivisibile dalla maggioranza della popolazione. Non vi è dunque l’intenzione di demonizzare gli antivaccinisti, che per inciso non fanno parte del novero delle malattie all’interno dell’istanza ludica ma rappresentano un potenziamento che rende più facile l’espandersi dell’epidemia. Per questi motivi dunque, Plague Inc. non è andato assolutamente oltre; ha solo aggiunto un pizzico di pepe, sia esso politicamente scorretto o meno, ad un mondo di gioco che si basa quasi interamente sulla satira.

Sia chiaro, questo articolo non vuole rappresentare un baluardo a difesa dei nostri amatissimi videogiochi, quanto piuttosto un’occasione per fare chiarezza su una vicenda che potrebbe esser stata interpretata, soprattutto dai meno informati su Plague Inc., come un affronto ed un insulto ad una comunità le cui convinzioni restano tali nonostante la mancanza di effettivi riscontri scientifici.

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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