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Scoperto un nuovo pianeta, e non grazie alla NASA

Può capitare che anche a importanti enti di professionisti qualificati come la NASA possa sfuggire qualcosa, e questo come non mai è un esempio di come sia utile rendere disponibili a tutti i le informazioni raccolte dai telescopi spaziali.

Un gruppo di appassionati astronomi si sono infatti dilettati nell’analizzare i dati ricavati dal telescopio spaziale Kepler, e non avrebbero mai immaginato di imbattersi in quello che è a tutti gli effetti un nuovo pianeta, sfuggito agli occhi esperti della NASA.

La Scoperta

Il corpo celeste, la cui composizione potrebbe essere rocciosa o gassosa, si chiama K2-288Bbl. Ha dimensioni pari al doppio di quelle della nostra Terra e si trova nella zona della propria stella che potremmo definire “abitabile”. Questo significa, in parole povere, che la distanza dalla stella è tale per cui potrebbe formarsi acqua allo stato liquido, per cui vi potrebbero essere i presupposti per il formarsi della vita.

Per raggiungere K2-288Bbl, dalla Terra, impiegheremmo ben 226 anni viaggiando alla velocità della luce. Il pianeta si trova, per essere precisi, nella costellazione del Toro, e il “sistema solare” di cui fa parte è costituito da due stelle distanti tra di loro 8,3 miliardi di kilometri. Una delle due stelle, la più luminosa, è grande circa la metà del nostro Sole. La seconda è ancora più piccola, pari ad un terzo delle dimensioni della nostra Stella.

Ma al di là di questi dettagli, com’è possibile che un pianeta come questo possa passare inosservato agli occhi degli scienziati che hanno portato l’uomo sulla Luna?

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L’errore della NASA

Ebbene il motivo sarebbe da ricercarsi nelle campagne di ricerca del telescopio Kepler. Perché un pianeta venga considerato tale deve infatti transitare tre volte tra l’osservatore e la stella attorno a cui orbita. Il pianeta è stato avvistato due volte, ma in seguito ad un riposizionamento del telescopio i dati relativi ai transiti sono stati cancellati per evitare di viziare la manovra. Peccato che proprio in quei dati, divulgati in rete e analizzati da un gruppo di appassionati, si annidava il terzo passaggio del nostro candidato pianeta.

Cosa ne pensate della divulgazione dei dati relativi alle ricerca spaziali? Qual è la vostra posizione riguardo l’esistenza di altri pianeti come la Terra, la fuori nell’universo?

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