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Kevin Hart non condurrà più gli Oscar

Ne uccide più un tweet che la spada

Se c’è una cosa che possiamo affermare con fermezza del nostro tempo, è che il fantasma dei vecchi tweet sembra proprio non risparmiare nessuno. Se Twitter è stato difatti l’elemento decisivo che ha sancito la fine dell’accordo di James Gunn con la Marvel, sembra che il social rappresentato dall’uccellino blu sia riuscito anche a rovinare le ambizioni di Kevin Hart.
Vi parlammo proprio qualche ora fa della designazione di Kevin Hart come conduttore della prossima cerimonia degli Oscar. sembra però che le cose non siano andate per il meglio. Ora, in seguito alla riesumazione di tweet risalenti al 2010 circa, sembra che il comico abbia deciso di fare un passo indietro, scusandosi con tutti e rinunciando alla conduzione della cerimonia.

I cacciatori di tweet non si sono fatti aspettare. Appena arrivata la notizia di Hart come conduttore degli Oscar, c’è voluto appunto decisamente poco per disseppellire i suoi vecchi commenti omofobi risalenti a quasi dieci anni fa. 

In seguito all’accesa polemica, Hart ha così deciso di scusarsi proprio su twitter, aggiungendo inoltre di non voler più condurre la cerimonia per non catalizzare le attenzioni su di lui.

«Ho deciso di lasciare la conduzione degli Oscar perché non voglio essere la distrazione durante una notte che dovrebbe essere una celebrazione di così tanti fantastici artisti di talento. Chiedo sinceramente scusa alla comunità LGBTQ per le mie parole insensibili nel passato. Mi dispiace aver ferito delle persone. Mi sto evolvendo e vorrei continuare così. Il mio obiettivo è unire le persone, non dividerci. Tanto amore e apprezzamento per l’Academy, spero che ci rivedremo ancora».

Voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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Lorenzo Marcoaldi

Lorenzo Marcoaldi

Cinefilo e videogiocatore incallito, non perdo mai l'occasione di andare al cinema. Appassionato del cinema riflessivo di Villeneuve e quello parodistico di Edgar Wright, considero la trilogia del cornetto un monito da contemplare saltuariamente.

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