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L’esercito degli Stati Uniti d’America recluta soldati sfruttando gli eSports

Lo zio Sam chiama i videogiocatori

L’esercito degli Stati Uniti, dopo il fallimento nel reclutamento del 2018, sta utilizzando l’eSport per reclutare nuovi soldati. Nel corrente anno, infatti, i nuovi soldati sono inferiori all’obiettivo prefissato di 76.500 reclute; si tratta del risultato più basso dal 2005. Per ovviare al problema è stata fondata la Military Gaming League, una squadra competitiva riservata ai soldati e ai veterani di guerra. Per poter accedere alla MGL è necessario reclutarsi nell’esercito ed è possibile farlo comodamente da casa compilando un questionario.

Gli interessati, dopo l’invio del modulo, verranno ricontattati per il reclutamento o, nel caso di membri già attivi nell’esercito, il posizionamento nel programma eSports. I risultati a oggi noti, e pubblicati dall’account ufficiale della lega, riporta i titoli di maggiore interesse dei futuri soldati eSportivi. Al primo posto figura Call of Duty, seguito da PUBG, Fortnite e Overwatch.

I soldati che entreranno a far parte del team competitivo viaggeranno diversi paesi per combattere – almeno virtualmente – in nome della patria a spese dell’esercito stesso. Questa mossa dovrebbe aumentare il numero di reclute, in particolare di giovani tra i 17 e i 24 anni. Si stima infatti che 25 milioni di americani partecipano annualmente a eventi esportivi e il programma di reclutamento, lanciato a marzo 2018, ha permesso all’esercito di espandersi con 100 nuovi membri al mese.

Il programma sembra stia funzionando, ma non sappiamo quali possano essere i dati a lungo termine. Cosa pensate di questa strategia? Fatecelo sapere!

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