Un progetto tutto italiano permetterà ai robot di interagire tra loro in futuro; un primo passo che porterà, poi, all’interazione con gli umani. Tutto ciò sarà possibile grazie a un linguaggio in via di sviluppo a cui stanno lavorando i ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, nell’ambito del progetto europeo Andy. Scopo della ricerca è sviluppare «algoritmi di ricerca artificiale» con cui creare robot “collaboratori”, capaci di interpretare i movimenti della persona e assisterla, ma anche di interagire tra di loro. E i ricercatori sembrano essere sulla strada giusta.
L’esperimento
Protagonista di un esperimento svolto di recente e pubblicato su arXiv è iCub, che è riuscito ad aiutare un altro robot ad alzarsi da una sedia. Un compito all’apparenza banale, ma che nasconde tutta una serie di condizioni necessarie affinchè venga portato a termine. Innanzitutto, per far sì che possano collaborare, i robot devono scambiarsi informazioni. Solo in questo modo il robot assistente sarà in grado di capire quando è il momento di intervenire, ovvero quando registra uno sforzo eccessivo. È stato necessario quindi definire le equazioni di intelligenza cognitiva e motoria che regolano il movimento congiunto dei due robot. Lo scambio di informazioni su posizione, sforzo e velocità di movimento è avvenuto poi tramite un collegamento wireless.
Portare tutto al passo successivo, ovvero alla collaborazione con l’uomo, richiederà ancora diverso tempo. Si spera infatti che in 1 o 2 anni saranno già pronti robot che aiuteranno gli umani a fare la spesa. Bisogna dire però che alcune delle tecnologie necessarie sono già pronte, come la tuta ricoperta di sensori che dovrà indossare l’uomo per trasmettere al collaboratore le informazioni.
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