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Swatting, la risposta della polizia di Seattle alla incresciosa pratica

La polizia di Seattle si è mossa per contrastare lo swatting

Nel corso degli anni si sono contati tanti casi di Swatting, una ridicola pratica che ha fatto perdere la vita ad alcune persone innocenti. Per chi non lo sapesse, lo swatting è l’atto di raggirare le unità speciali (SWAT) segnalando una grave emergenza offrendo un indirizzo volutamente errato, dirigendo le unità di polizia verso la vittima. Così facendo, a causa delle false segnalazioni, le forze speciali sono costrette a intervenire, costand, a volte, le vite di molte persone innocenti, la cui unica colpa è stata essere forte in un videogioco. Infatti le vittime sono spesso videogiocatori, in particolare streamer, presi di mira da alcune persone che commettono questo atto criminale.

Per contrastare questo fenomeno, la polizia di Seattle ha usufruito della tecnologia della società partner RaveFacility. La compagnia offre un database che raccoglie i dati dei cittadini; le informazioni possono riguardare condizioni mediche particolari, come ipoacusia e cecità, o altri dettagli privati, come animali domestici. Tra le varie sezioni da compilare è stata aggiunta la voce ‘swatting’, per le persone che possono essere prese di mira. Non si è ancora certi dell’efficacia di questa mossa, ma ce lo dirà il tempo. Lo swatting è una pratica fin troppo diffusa negli Stati Uniti e i casi non si limitano ai videogiocatori; ad esempio, il cantautore Justin Bieber è stata una vittima di tale pratica.

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Fonti: Seattle PD; Engadget

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