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“Basta Netflix”, dalle affissioni a Milano ai post sui social. Culture jamming o campagna marketing?

Non è un inno contro il binge watching, ma potrebbe essere la campagna marketing dell’anno

In queste ultime ore sono comparsi a Milano alcuni manifesti anonimi recanti la dicitura “Basta Netflix“. Quella che a primo sguardo potrebbe sembrare una particolare critica allo streaming potrebbe invece essere un’intelligentissima campagna marketing. Ma andiamo con calma.

Manifesto scuro, scritta rossa. Sembra un copione già visto. Effettivamente una cosa del genere era già successa negli Stati Uniti del 2017 quando nelle strade di New York e Los Angeles erano apparse delle scritte nere su sfondo bianco recanti la dicitura “Netflix is a joke”. In quel caso dopo pochi giorni si rivelo essere tutto parte di una campagna marketing di Netflix stessa che aveva commissionato i cartelloni per sponsorizzare la sua line-up di programmi comici. In quel caso, l’agenzia realizzatrice, Battery, fu insignita del Cannes Lion 2018, uno tra i premi più prestigiosi al mondo relativi alla pubblicità.

basta netflix

Le similitudini tra i due casi hanno fin da subito fatto pensare ad una geniale mossa di marketing all’italiana. In verità, nel caso statunitense il coinvolgimento di Netflix era palese fin dall’inizio, visto che i cartelloni utilizzavano lo stesso font del logo del colosso dello streaming (che essendo un marchio registrato necessita delle relative autorizzazioni per essere usato). Nei cartelloni milanesi, invece, il carattere è leggermente differente.

Nonostante l’ufficio stampa della piattaforma neghi ogni coinvolgimento, i colleghi di Wired, interpellando l’ufficio Manifesti e Affissioni del Comune di Milano hanno avuto la conferma che si tratta di una campagna regolarmente autorizzata. Non è stato possibile, tuttavia, risalire al committente.

L’ambiguità del messaggio

Nel frattempo il web si è scatenato. Alcuni utenti hanno fatto notare che è il messaggio è volutamente ambiguo. Potrebbe infatti essere allo stesso tempo un invito a cessare l’utilizzo della piattaforma oppure un promemoria che Netflix è sufficiente e non necessitiamo di nient’altro.

Alcune voci di corridoio legate al processo produttivo dei manifesti stessi ci rivelerebbero invece che la campagna è destinata ad evolversi intorno al 5 o 6 settembre. Sembra quindi che non dovremo aspettare molto per capire cosa si cela dietro le misteriose affissioni.

La viralità del messaggio

Successivamente all’apparizione del messaggio per le strade milanesi, anche i profili social di Netflix Italia hanno aggiornato le loro immagini di profilo, con lo stesso messaggio, togliendo ogni dubbio all’autenticità della campagna e al coinvolgimento del colosso dello streaming

https://www.facebook.com/netflixitalia/photos/a.1002390013139637/2027883873923574/?type=3&permPage=1

 

Nel frattempo, stessa dicitura, sotto forma di magliette e cappellini ha iniziato ad infestare anche i più disparati ambienti social (oltre che raggiungere anche le strade di altre città, come Roma dalla quale ci arrivano segnalazioni di manifesti analoghi). Influencer, cantanti e personalità pubbliche hanno pubblicato sui loro profili, senza apparente motivo e filo conduttore, post di diverso, accomunati solamente dal messaggio “Basta Netflix“.

Tra i protagonisti di questa ormai palese (e probabilmente molto di più grande di quanto ci si aspettasse) campagna marketing troviamo, tra gli altri e tra coloro che siamo riusciti ad individuare, il duo alternative/indie Coma_Cose, il rapper Jake la Furia, il blogger e scrittore Vincenzo Maisto meglio noto come Il Signor Distruggere ed i calciatori Ciro Immobile e Alejandro Papu Gomez.

https://www.instagram.com/p/BnQ5Vg-F4o6/

https://www.instagram.com/p/BnRmbAXhh_X/

https://www.instagram.com/p/BnRT6-5B6cm/

https://www.instagram.com/p/BnRBWbnHSYt/

https://www.instagram.com/p/BnRVZZGBdFG/

Cosa si nasconderà quindi dietro questa gigantesca campagna pubblicitaria capace di coinvolgere oltre che le strade di Milano anche alcune tra le più disparate personalità del mondo dello spettacolo e dello sport italiano? Avete trovato qualcun altro che partecipa alla campagna e che a noi è sfuggito? Non ci resta che aspettare per vedere come si evolverà la faccenda.

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Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

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