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Google valuterà il “contesto” per l’accesso ai dati aziendali

Google sta sviluppando una nuova forma di login sicuro per le aziende. Anziché affidarsi esclusivamente agli utenti per l’autenticazione, lo strumento consentirà di applicare parametri per impedire a soggetti terzi di accedere a sistemi sicuri.

Questi parametri si basano sul contesto di un utente: da dove si collega, l’IP del computer che sta utilizzando, l’ora del giorno e altri fattori. La notizia è stata annunciata ieri alla conferenza “Google Cloud Next” a San Francisco.

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Google vuole aiutare gli imprenditori a contrastare due tendenze:

  • l’accesso da troppi dispositivi, che comporta un maggiore rischio di dispersione dei dati;
  • gli attacchi hacker sempre più sofisticati, con forme avanzate di phishing che compromettono i dettagli di accesso.

In caso di cyber-attacco, gli admin potranno anche vedere quali utenti potrebbero essere affetti e se è avvenuta una fuoriuscita di dati sensibili dall’azienda.

Per migliorare la sicurezza, è logico che una delle più importanti realtà informatiche statunitensi voglia offrire alle aziende un sistema sicuro con un controllo più rigido degli accessi ai dati sensibili.

Al momento, il nuovo strumento di login “a contesto” è riservato a determinati clienti G Suite selezionati che assisteranno anche all’avvento di un’intera suite di strumenti per la produttività e la condivisione dati, come ad esempio le risposte automatiche per Hangouts Chat e i suggerimenti grammaticali in Documenti Google.

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Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

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