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Blasphemous, la cupa distorsione della iconografia cristiana

“Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. (Apocalisse di Giovanni 1, 17 – 18)”

Tra il 2013 e il 2016, The Game Kitchen, piccolo studio di sviluppo spagnolo indipendente, ha portato avanti la sua prima campagna Kickstarter. Il prodotto è stato The Last Door, avventura horror punta e clicca che si ispira ad alcuni autori horror classici come Poe, Machen e Lovecraft. The Last Door, rilasciato in 8 episodi, è stato un discreto successo, che è riuscito a conquistare la critica e gli utenti. The Game Kitchen non si è però adagiata sugli allori, aprendo già nel 2016 una nuova campagna Kickstarter, questa volta per Blasphemous.

Blasphemous

Blasphemous è un “action-platformer che combina il veloce, complesso combattimento di un hack-n-slash con una narrativa profonda“. Così viene descritto dagli stessi sviluppatori questo ambizioso progetto, che dovrebbe vedere la luce nel Marzo del 2019. Ma cos’è più precisamente Blasphemous, e cos’è che lo rende così particolare? Cerchiamo di scoprirlo insieme, in attesa del rilascio che. dopo aver visto ciò che ha da offrire, attendiamo con ansia.

La storia di un’età buia

Come viene spiegato nella pagina Kickstarter, Blasphemous è ambientato a Orthodoxia, una terra fittizia in cui la religione è di enorme importanza per gli autoctoni. La superstizione raggiunge livelli elevatissimi, e ci sono effettivamente più chiese che persone. Il gioco comincia all’alba dell’Età della Corruzione.

L’antefatto è questo: l’Alto Pontefice, disgustato dall’insufficiente devozione dei fedeli, si sedette sul suo trono dorato nella Cattedrale e rimase immobile. Gli anni passarono, e il suo corpo si seccò, dalle sue estremità cominciarono a crescere rami, fino a quando non si trasformò in un gigantesco albero. L’albero prese fuoco, e bruciò per novanta giorni e novanta notti. Alla fine, rimase un cumulo di ceneri sormontato dal trono del Pontefice, ormai vuoto. I capi della chiesa rimasti si inerpicarono sulle ceneri per raggiungerlo, ma sprofondarono all’interno del cumulo. Ne riemersero anch’essi trasformati in terribili creature assetate di sangue, aggressive e violente, ma con la propria fede intatta.

Blasphemous

La violenza delle creature si abbatté su Orthodoxia, rendendola un inferno in terra. In questa situazione prendono corpo le gesta del protagonista, il Penitente. Costui è l’ultimo sopravvissuto di una congregazione chiamata “La Pena Silenziosa”, che fu tradita e perseguitata, e infine condannata a essere scagliata nell’Abisso dell’Eterno Dolore. Il Penitente, armato soltanto della sua fede e della sua spada, si avventurerà in quella che un tempo era la sua terra per cercare di liberarla dal male e scoprirne i segreti.

Libera nos a malo

Veloce e dinamico, il combattimento sembra piuttosto complesso, oltre che bello da vedere. Il Penitente dispone di una spada, che tuttavia potrebbe non essere l’unica arma del gioco; non ci è dato saperlo. Importanti saranno le combo, che se correttamente concatenate potranno sbloccare una sorta di “modalità berserk”, con la quale il protagonista diventerà quasi inarrestabile. Sarà possibile anche performare sanguinose esecuzioni. I nemici avranno moveset variegati, che costringeranno l’abile, ma non invincibile Penitente ad adattarsi agli ambienti in cui combatterà. Parare, schivare e colpire al momento giusto sarà fondamentale per superare le orde di creature che attaccheranno il Penitente.

Blasphemous

Lo stile di combattimento potrà essere modificato attraverso l’utilizzo degli oggetti che il Penitente raccoglierà durante il suo viaggio. Distaccandosi dai DR più tradizionali, la progressione del personaggio non sembra essere legata a un “albero delle abilità”. Per sbloccare le varie abilità si dovranno equipaggiare potenti reliquie, che portano con sé anche importanti parti di storia. Tra di esse, importanti saranno i “Grani del Rosario”, che se combinati doneranno al Penitente potenziamenti e bonus.

Una narrativa “darksoulsiana”

Prima di parlare degli elementi che maggiormente caratterizzano Blasphemous, una menzione deve essere fatta in merito alle modalità narrative del titolo. Come spiegano gli stessi sviluppatori, la trama e il contesto narrativo di Blasphemous non saranno sbattuti in faccia al giocatore; al contrario, la storia di Orthodoxia si svolgerà davanti agli occhi solamente di un giocatore attento, che saprà esplorare il mondo di gioco completamente. The Game Kitchen ammette di aver preso in questo grande ispirazione da Dark Souls, che con la sua narrativa peculiare ha segnato il suo genere.

Blasphemous

Il mondo di gioco non sarà lineare, quanto piuttosto aperto e ricco di segreti, oggetti e reliquie da raccogliere. Saranno gli oggetti e le immagini a raccontare la lore di Orthodoxia, oltre ad alcuni NPC. Starà al giocatore scoprire la storia del Penitente, della sua congregazione, della sua missione e di che cosa sia accaduto.

Una pixel art tradizionale e innovativa insieme

La vera particolarità di Blasphemous riguarda però la sua conduzione artistica: si tratta di pixel art, ma che si eleva quasi al livello dell’arte pittorica. Ogni ambientazione, ogni modello, ogni animazione sono realizzati a mano, pixel dopo pixel; impresa non certo facile per un piccolo team indipendente. The Game Kitchen recupera così una formula di sviluppo tradizionale, svecchiandola e liberandola dalle ormai superate restrizioni tecniche. Peraltro, da quello che per ora è possibile vedere il risultato è assolutamente sorprendente. Il design del protagonista, dei nemici e degli ambienti sono estremamente dettagliati, e le loro animazioni composte da numerosi fotogrammi che le rendono fluidissime.

Blasphemous

Tra corone di spine e flagellanti

La pixel art di Blasphemous è già di per sé interessante e piacevole allo sguardo; risulta esserlo poi ancor di più per l’iconografia e il simbolismo a cui attinge. Un tema non utilizzato appieno, quello dell’arte cattolica; forse con del timore di fondo. Sta di fatto che il titolo di The Game Kitchen riprende coraggiosamente lo sfaccettato e interessante immaginario cristiano, distorcendolo ai limiti, appunto, del blasfemo. Tuttavia questa operazione non risulta essere volgare, né tantomeno esagerata, ironico o di oltraggio: al contrario, Blasphemous riesce a costruire un’iconografia quasi propria, inquietante, cupa e misteriosa.

Blasphemous

I riferimenti sono innumerevoli, e si potrebbero fare molti esempi su come siano stati inseriti in modo originale statue, personaggi e oggetti a tema cristiano. Gli sviluppatori hanno dichiarato di aver preso ispirazione dal folklore e la cultura religiosa tipiche della città di Siviglia. Notoriamente la Spagna è un Paese molto legato alla Chiesa Cattolica, e Siviglia è ricca di opere che bene possono aver fatto da materiale su cui lavorare.

Sul sito della campagna Kickstarter è riportato anche un dipinto, Processione di flagellanti di Francisco Goya, che non sarà sicuramente l’unico ad aver fornito spunti. Corone di spine, campane, candelabri, flagellanti, persino immagini sacre, e chi più ne ha più ne metta; se siete affascinati da questo immaginario, avrete pane per i vostri denti. Dietro ad un tale simbolismo potrebbe perfino celarsi una critica alla religione, alla superstizione o al bigottismo, se non proprio un antitetica esaltazione di ciò che è il Bene.

Inoltre, lo stile dark fantasy concilia anche un altro aspetto estetico del titolo, cioè un ricorso ampio alla violenza, crudamente mostrata sullo schermo. Corpi dilaniati, teste mozzate e fiotti di sangue non saranno un problema per il nostro Penitente, il quale pare decisamente avvezzo all’uso della forza e al combattimento; ma nemmeno per i suoi opponenti, che non esiteranno ad infierire sull’ormai sconfitto corpo del protagonista.

Blasphemous

 

Ampia possibilità di scelta

Blasphemous verrà reso disponibile per svariate piattaforme: non solamente per PC Windows e Linux, ma anche console, ovvero PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Alcune versioni di prova sono disponibili per i sostenitori del Kickstarter che abbiano donato una certa somma di denaro. Vi ha incuriosito questa breve introduzione a Blasphemous? Lo trovate un titolo interessante, oppure un’opera che passa il segno? Pensate che possa ricevere critiche, o addirittura censure? In ogni caso, vi lasciamo con il trailer della campagna Kickstarter, che potete trovare anche sul canale Youtube di The Game Kitchen, augurandovi una buona penitenza. Inoltre, potete recuperare i nostri editoriali a questo link!

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