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La panna cotta che viola il regolamento di Facebook

Quante volte vi è capitato di vedere l’avviso su Facebook di un contenuto oscurato perché violento?

Probabilmente almeno una volta vi è capitato e i contenuti erano realmente violenti; questa volta, però, Facebook ha preso fischi per fiaschi. L’algoritmo è stato fatto per proteggerci da immagini violente o video con del sangue. A quanto pare, però, questa volta, il delitto in questione poteva solamente essere per la vostra forma fisica visto che ad essere oscurata è stato una panna cotta ai frutti di bosco!

panna cotta

 

La foto è stata postata dal Lord Up Pub di Casoria che ha commentato:

“Il caso “panna morta” è aperto. Stiamo indagando per cercare colpevoli #ilcasopannamorta”.

Se sulle prime questa storia ci può far ridere, in un secondo momento ci dà da pensare. L’algoritmo in questione, finora, ne ha combinate di cotte e di crude, ad esempio ha bannato molti utenti che di cognome facevano Negri poiché è una parola che banna automaticamente dalla piattaforma. La parola incriminata, infatti, nonostante venga scritta in una citazione o in una normale discussione, anche se non usata come insulto, viene comunque oscurata e il malcapitato bannato, così come il rosso che sembra sangue della panna cotta. Errori del genere, per un mezzo potente come Facebook, sono comunque assurdi.

Il ban, poi, è estremamente difficile da togliere poiché noi non riusciremo quasi mai a parlare con un dipendente di Facebook vero e proprio, ma bisogna rispondere a dei questionari pre-compilati. Sarebbe forse il caso avere un centralino italiano dove esporre i nostri eventuali problemi.

Commodoriani cosa ne pensate di questa vicenda? Secondo voi è giusto che Facebook può far pubblicare materiale violento anche se oscurato? Fatecelo sapere nei commenti.

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Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla è di San Pancrazio Salentino in provincia di Brindisi. Un genio. miliardario, playboy, filantropo non è sicuramente una descrizione calzante. Ha la passione per il cinema, la musica e le magliette macabre. Il suo motto è "Perchè anche oggi mi sono svegliato?"

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