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Natalie Portman vorrebbe tornare in V for Vendetta

Natalie Portman pronta a tornare

Era il 2005 quando approdò nelle sale cinematografiche V for Vendetta, vero e proprio cult diretto da James McTeigue e scritto dalle sorelle Wachowski. Basato sull’omonima graphic novel della DC Comics firmata da Alan Moore, la pellicola ottenne un modesto successo sia da parte della critica che del pubblico. Ormai ritenuto un grande classico, torna oggi a parlare uno dei protagonisti del film: Natalie Portman.

Celebre attrice e produttrice israeliana, quella di Natalie Portman è stata senza ombra di dubbio una carriera a dir poco straordinaria. Cominciata con Luc Besson in Leon all’età di soli 13 anni, l’attrice ha poi sancito il suo successo con un Oscar per la sua interpretazione nel Cigno Nero di Darren Aronofsky. In V for Vendetta la star interpreterà invece uno dei suoi ruoli più iconici, quello di Evey Hammond.

In una recente intervista per BuzzFeed, l’attrice torna ad esprimersi sul famigerato ruolo, dichiarando di covare un grande desiderio di tornare nei panni di Evey in un possibile sequel di V for Vendetta.

Dalle famose citazioni alla celebre maschera poi ripresa dal gruppo di Hacker degli Anonymous, ancora oggi il film viene costantemente celebrato ovunque nel mondo. La maschera di Guy Fawkes, nella pellicola indossata da V, viene unanimemente associata ad un simbolo di protesta e rivolta.

Dietro la maschera del protagonista si celava nientemeno che Hugo Weaving, già noto per aver recitato in Matrix e Il Signore degli Anelli.

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Con circa 54 milioni di dollari di budget, la pellicola è riuscita a racimolare un incasso globale di circa 132 milioni di dollari.

E voi cosa ne pensate di un potenziale sequel di V for Vendetta? Vi piacerebbe vedere Natalie Portman nuovamente nei panni di Evey? Fatecelo sapere nei commenti!

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Lorenzo Marcoaldi

Lorenzo Marcoaldi

Cinefilo e videogiocatore incallito, non perdo mai l'occasione di andare al cinema. Appassionato del cinema riflessivo di Villeneuve e quello parodistico di Edgar Wright, considero la trilogia del cornetto un monito da contemplare saltuariamente.

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