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CommodoreSpecs #5: il display

Benvenuti al quinto episodio della rubrica #CommodoreSpecs, la serie in cui analizziamo le componenti hardware più rilevanti nella scelta di uno smartphone. Dopo avervi parlato della batteria, oggi tocca a un altro elemento molto considerato dagli utenti: il display.

È un aspetto di cui è difficile parlare, perchè nel giro di un paio d’anni ci sono stati – e sono tuttora in atto – diversi cambiamenti. Proviamo comunque ad analizzare alcuni elementi fondamentali, sempre guardano più all’esperienza di utilizzo che ai tecnicismi.

Display Full HD o QHD?

Parliamo di risoluzione e, nello specifico, se una risoluzione maggiore sia strettamente necessaria. Le alternative tra cui scegliere sono molte: Full HD, Full HD+, Quad HD, QWHD, ecc. Ma parlando di esperienza di utilizzo, c’è molta differenza tra un display Full HD/Full HD+ e uno a risoluzione maggiore? Nel 2015 Phone Arena ha svolto un esperimento (un po’ “casalingo”, senza alcuna valenza scientifica) che dimostrava come spesso l’utente non percepisse la differenza tra un display Full HD e uno Quad HD.
Entrando nello specifico, ricordo che questi due formati hanno una risoluzione rispettivamente di 1920 x 1080p e di 2560 x 1440p. Il Full HD+ invece è un Full HD “riadattato” a display più allungati.

In termini di esperienza di utilizzo possiamo dire che, nella maggior parte dei casi, su diagonali fino ai 6″-7″ il Full HD/Full HD+ è più che sufficiente.

Perchè faccio una considerazione così generale? Perchè come già detto negli episodi precedenti, noi acquistiamo l’intero smartphone, non solo il display. Ciò significa che se abbiamo un budget ristretto o se diamo la priorità ad altre caratteristiche, potremmo “essere costretti” a optare per un Full HD/Full HD+. Vi faccio un esempio: se voi voleste uno smartphone con Android stock e aveste un budget di circa 500€, la scelta quasi obbligata sarebbe un OnePlus 6. Di questo smartphone però non esistono versioni con differenti risoluzioni del display: è un Full HD+, prendere o lasciare. Lo stesso discorso vale per moltissimi altri modelli.
Il concetto è: non vi preoccupate. Se uno smartphone ha risoluzione Full HD/Full HD+, potete stare tranquilli. Personalmente ho guardato intere serie TV su un Full HD da 5,5″ senza alcun problema.

Se invece volete acquistare un top di gamma e pretendete che il display sia ai massimi livelli per giustificare la vostra spesa, valutate risoluzioni più elevate.

Rapporto di forma e notch

Questo è l’aspetto più difficile da trattare, perchè è in continua evoluzione. Nel giro di pochissimo siamo passati dagli smartphone in 16:9 a quelli in 18:9, per poi virare subito sui 19:9 con notch. Tutto questo mentre si cerca di creare smartphone completamente senza cornici o tacche (come per esempio Oppo Find X o Vivo NEX).

Considerando il 16:9 ormai superato, la scelta sul rapporto di forma va sostanzialmente a gusti. Anche perchè, come ben sapete, 19:9 spesso significa notch.

Questo elemento divide in primis da un punto di vista estetico. C’è chi lo ama (pochi) e chi lo odia (molti). Non ci sono particolari differenze o vantaggi funzionali con il notch (anzi, a volte i video su YouTube e le interfacce delle applicazioni risultano tagliate) o senza, quindi è una scelta che va a gusti.

AMOLED o LCD IPS

A livello tecnico ci sarebbe il mondo da dire, ma noi siamo qui per parlare di esperienza di utilizzo. Vediamo quindi le differenze cromatiche: i display AMOLED offrono un contrasto maggiore e colori più saturi, mentre gli IPS permettono una riproduzione dei colori un po’ più fedele.

Personalmente ho avuto smartphone con display IPS e ora ho un OnePlsu 5, che monta un AMOLED. Con tutti mi sono trovato molto bene, quindi una tecnologia oggettivamente migliore rispetto a un’altra a mio parere non c’è, ognuna ha i propri vantaggi e svantaggi. Se volete colori il più possibile fedeli alla realtà optate per un IPS, se – come me – siete stati catturati dal maggior contrasto degli AMOLED e vi importa poco della fedeltà cromatica, andate dritti su questa tecnologia. Va detto che, spessissimo, negli smartphone c’è un menù apposito per impostare il profilo colore. Si può quindi scegliere tonalità più calde o più fredde, più o meno sature e così via.

Un’altra enorme differenza tra AMOLED e IPS è nella riproduzione dei neri e dei bianchi. Gli AMOLED hanno una riproduzione dei neri perfetta (si tratta di pixel spenti), mentre peccano un po’ sui bianchi. Per gli IPS vale il contrario: i neri tendono un po’ al grigio a volte, mentre la riproduzione dei bianchi è migliore. Questo avviene perchè gli IPS sono retroilluminati, a differenza degli AMOLED. Questi ultimi infatti dispongono di due transistor per ogni pixel, che si illuminano singolarmente senza bisogno di retroilluminazione.

La conseguenza, a livello costruttivo, è che i pannelli AMOLED sono più sottili rispetto a quelli IPS, perchè non è necessario lo “strato” dedicato alla retroilluminazione. Questo elemento è da tenere in considerazione nella progettazione di smartphone con lettore di impronte sotto il display.

Conclusioni

Proviamo a tirare un po’ le somme. Quanto pesa la scelta del display nelle nostre scelte di acquisto? A parer mio, per la maggior parte delle persone, pesa molo in relazione al fattore estetico. A molti di noi importa relativamente che si tratti di un display Full HD o Quad HD, che sia AMOLED o IPS; in fondo abbiamo visto come – nonostante le differenze – l’esperienza complessiva risulti sempre buona. Sul design invece non siamo così permissivi: chi non sopporta in notch difficilmente vorrà averne uno costantemente sotto al naso, e proverà a valutare delle alternative. Gli smartphone più datati, ma ancora buoni da un punto di vista hardware, potrebbero seriamente essere penalizzati dal rapporto di forma 16:9.

Insomma, da un punto di vista del design, la scelta del display pesa eccome.

Certo, per alcuni utenti è importante anche la risoluzione, ma spesso non è un aspetto predominante. In una scelta tra smartphone che rispondono a determinate caratteristiche la risoluzione del display può essere una discriminante aggiuntiva; ma si tratta appunto di un elemento che si considera a valle. Quasi nessuno scarta a priori tutti gli smartphone con display Full HD per poi scegliere in base a fotocamera e processore tra quelli rimasti.

Esistono anche smartphone con caratteristiche particolari come Razer Phone, che ha un display a 120 Hz. Si tratta però di prodotti destinati a nicchie di mercato che ne fanno utilizzi particolari.

Voglio concludere con un consiglio: nella scelta del display guardate solo relativamente la scheda tecnica. Risoluzioni altissime e dati simili sono spesso messi in evidenza per attirare il consumatore, ma senza offrire particolari vantaggi. Non cadete in queste “trappole”, mi raccomando.

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