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10 grandi film che hanno floppato al botteghino

Da flop a cult

Sono numerosi i film che hanno fatto la storia del cinema senza riscuotere il meritato successo al botteghino. Persino Quarto potere di Orson Welles, considerato da molti esperti il film più importante della storia, ottenne magri risultati al box office.
In questa breve lista andremo ad esaminare 10 flop di pellicole oggi universalmente riconosciute come di culto, scopritele insieme a noi!

 

. Grosso guaio a Chinatown

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Film diretto da John Carpenter nel 1986, interpretato da Kurt Russel e Kim Cattrall che mescola elementi della commedia a film di arti marziali.
Il film inizialmente doveva essere ambientato nell’antico West con il cowboy senza passato che arriva in città e libera la ragazza in pericolo dalle grinfie dello stregone Lo Pan.
Il film si rivelò un cocente insuccesso infatti negli USA incassò solo 11 milioni di dollari non riuscendo a far recuperare nemmeno i soldi della produzione.

 

. Le ali della libertà 

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Frank Darabont può appuntare sul suo curriculum di aver esordito con il miglior film della storia secondo IMDB: Le ali della libertà. Tratto da un romanzo di Stephen King, venne immediatamente apprezzato dagli esperti del genere.
Il plauso della critica non bastò per migliorare i magri risultati al botteghino, Dei 25 milioni spesi circa di budget ne sono rientrati solo 28.
Ad oggi è ancora considerato un risultato abbastanza inspiegabile, la pellicola di Darabont aveva tutte le carte in tavola per sfondare qualsiasi record d’incassi. Forse il pubblico non si aspettava una storia simile da Stephen King?
Il regista naturalizzato americano avrà modo di rifarsi al box office con “Il miglio verde”, altro cult a cui è toccata una sorte decisamente migliore.

 

. Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

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Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è un film del 1971 diretto da Mel Stuart e con protagonista il l’ormai scomparso Gene Wilder. Il film è diventato un vero e proprio cult, tanto da essere piazzato al 25° posto nella classifica dei 50 cult movie della rivista Entertainment Weekly.
Anche in questo caso il film fu un flop al botteghino, infatti incassò solo 4 milioni di dollari, il successo lo ebbe grazie alla distribuzione in vhs e alla messa in onda televisiva che lo consacrò a pellicola cult natalizia.

 

. Donnie Darko

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Con un giovanissimo ma già talentuoso Jake Gyllenhaal, Donnie Darko è un film indipendente del 2001 scritto e diretto egregiamente da Richard Kelly, chi non è rimasto folgorato dallo scambio di battute fra il protagonista e Frank al cinema?
Ancora oggi sono migliaia i cultori che si interrogano sul criptico epilogo, questo perché non esiste una fine giusta o univoca, lo scopo dell’autore è proprio quello di lasciare allo spettatore tutta la parte interpretativa.
La pellicola raggiunse a stento il mezzo milione d’incassi. Fortunatamente però non andò lo stesso durante la sua seconda uscita in sala nel 2004 in seguito all’enorme successo ottenuto.
Kelly non riuscì mai a realizzare un progetto all’altezza del suo esordio.

 

. Il grande Lebowski

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Il grande Lebowski è una commedia capolavoro dei fratelli Cohen del 1998.
Il film parla delle vicende sfortunate del Drugo, interpretato da Jeff Bridges, insieme ai suoi amici Walter Sobchack (John Goodman) e Theodore Donald Kerabatsos, detto “Donny” (Steve Buscemi).
Il film è diventato uno dei più grandi cult della storia tanto che nel 2014 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Ha dato vita ad una religione “Il Drughismo”, e a numerosi saggi che analizzano la figura del Drugo. Personaggi secondari come “I nichilisti” o Jesus (John Turturro) sono entrati nell’immaginario comune di tutto il mondo.
Il film fu però un flop al botteghino infatti con una produzione da 15 milioni incassò solo 17.5 milioni di dollari. Un pò pochi per uno dei film più iconici della storia.

 

. Brazil

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Ex membro dei Monthy Pyton, Terry Gilliam è un regista incredibile dalla messa in scena unica, bastano pochi frame per rendersi conto di guardare una sua opera. Il regista americano naturalizzato inglese pone la sua firma su diverse pietre miliari della storia del cinema, peccato però che non sia mai stato ricompensato al botteghino quanto dalla critica.
Di tutte le sue pellicole, Brazil era quella che meritava meno la fatale sorte al box office. Liberamente ispirato al cinema surreale felliniano e “1984” di George Orwell (non a caso, il primo titolo pensato da Gilliam per la pellicola era proprio 1984 ½), Brazil viene oggi considerato capolavoro insormontabile del genere fantascientifico e vetta assoluta di Terry Gilliam.
Un racconto di una società tanto assurda quanto attuale, da vedere anche solo per lo stupendo cameo di Robert De Niro.
Il film costò 15 milioni di dollari, ma ne incassò quasi 10.

 

.  Scott Pilgrim vs. the World

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Uscito nel 2013 con Michael Cera nei panni del protagonista, Scott Pilgrim vs. the World è una delle pellicole più folli che vi capiterà mai di vedere nella vostra vita. Nonostante su internet sia diventato un cult pochi anni dopo esser stato distribuito in sala, al tempo registrò un deficit pari quasi a 40 milioni di dollari (costò 85 milioni ma ne incassò solo 47).
La pellicola è girata da Edgar Wright, una delle mentalità più eccentriche della nuova generazione cinematografica, La sua trilogia del cornetto l’ha consacrato come genio della macchina da presa. Lo stesso Tarantino riguardo L’alba dei morti dementi disse: “Non é solo il miglior film di quest’anno, ma di ogni anno da ora in poi”.

 

. Fight Club

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Fight Club è un film del 1999 diretto da David Fincher, basato sull’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk.
Aspra critica sul consumismo e all’alienazione del mondo moderno ha nel cast due superstar del grande schermo come Edward Norton e Brad Pitt oltre ad una incantevole Helena Bonham Carter.
La critica cinematografica si divise su questa pellicola e ne fu criticata la violenza. Il film fu un flop al botteghino e incassò 100 milioni con ben 63 spesi per la distribuzione. Il film però, grazie al passaparola ed al mercato sotteraneo delle vhs, è ben presto diventato un cult tanto che nel 2008 è stato inserito al 18° posto nella “500 Greatest Movie of All Time” della rivista “Empire”.

 

. Il gigante di ferro

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Dopo aver girato diversi episodi de I Simpson, Brad Bird venne chiamato dalla Warner Bros a girare il suo primo lungometraggio, Il gigante di ferro. Il film del 1999, liberamente tratto dal romanzo “The Iron Man”, racconta di un bambino che durante la guerra fredda scopre un enorme robot che diventa il suo compagno di giochi. L’esercito è subito pronto a metterci le grinfie e il bambino farà di tutto per salvare il suo amico di latta.
Diventato un cult dell’animazione e tornato alla ribalta con lo spielberghiano “Ready Player One”, il film fu però un flop a causa di una scarsissima promozione e dell’uscita in contemporaneo con il “Sesto senso” di Shamalayan.

 

. Blade Runner + 2049

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Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Si chiedeva Philip K. Dick nel romanzo dal quale è tratto il capolavoro di Ridley Scott. Blade Runner è una pietra miliare, forse il più importante film sci-fi mai concepito. Molto probabilmente se amate un film di fantascienza uscito dopo il 1982 lo dovete anche a Blade Runner.
Nonostante queste premesse, la pellicola tratta da “Il cacciatore di androidi” ebbe deludenti risultati al botteghino: si parla di un budget stimato sui 28 milioni, contro l’incasso di circa 34 milioni. Complice del fallimento è sicuramente il periodo d’uscita, in concomitanza con l’extraterrestre di Spielberg, E.T.

Il triste destino è toccato anche a Blade Runner 2049, ottimo seguito diretto da Denis Villeneuve (Sicario, Prisoners) uscito l’anno scorso.
Pare che la pellicola abbia registrato un deficit pari ad 80 milioni. Oltre alla maestosa durata del titolo che permetteva pochi spettacoli al giorno, a detta del direttore c’è stata una campagna pubblicitaria fallimentare (avrebbe preferito tenere nascosto il ritorno di Harrison Ford).

 

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E voi cosa ne pensate? Avete visto tutti i film nella lista? Ne manca qualcuno? Fatecelo sapere nei commenti!
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Lorenzo Marcoaldi

Lorenzo Marcoaldi

Cinefilo e videogiocatore incallito, non perdo mai l'occasione di andare al cinema. Appassionato del cinema riflessivo di Villeneuve e quello parodistico di Edgar Wright, considero la trilogia del cornetto un monito da contemplare saltuariamente.

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