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The End is Nigh: La follia apocalittica di McMillen

The End is Nigh, il ritorno dei creatori di Super Meat Boy. Ecco la nostra recensione!

A cura di Carlo D’Alise

Sette lunghi anni sono passati da quando il Team Meat, capitanato da un giovane Edmund McMillen, pubblicava Super Meat Boy, platform molto arcade ed old style che rese subito chiaro e palese a tutti il genio del suddetto McMillen.

Dopo aver riscosso un enorme successo con Super Meat Boy, McMillen diede sfogo a tutto il suo estro sviluppando e pubblicando The Binding of Isaac, arcade purissimo diventato una vera e propria icona del mondo videoludico indipendente.

Ma il buon Edmund, ad un anno dalla pubblicazione dell’ultimo DLC di TBOI (Afterbirth +) non sembra avere intenzione di fermarsi; infatti, tramite una collaborazione con Tyler Glaiel, autore di un platform parecchio cupo chiamato Closure, McMillen ha sviluppato in tempi record e pubblicato su PC la sua ultima fatica: The End is Nigh.

Il titolo è disponibile da qualche mese su Steam, ed è arrivato da pochi giorni su Nintendo Switch. Quindi, quale migliore occasione per recensire questo titolo, se non il suo approdo sull’ibrida Nintendo?

Nonostante la componente narrativa non faccia da padrona all’interno di The End is Nigh, se siete particolarmente sensibili anche agli spoiler minori vi sconsigliamo di continuare la lettura della recensione.

It’s a mad world..

The End is Nigh racconta la storia di Ash, un piccolo blob nero appassionato di videogiochi che sembra non curarsi minimamente del mondo post apocalittico che lo circonda.

Tuttavia, dopo il malfunzionamento della sua unica cartuccia di gioco, il piccolo Ash si ritrova a dover affrontare la dura realtà: è solo, non ha alcun amico, e non riesce a fronteggiare le insidie, materiali e non, che il mondo ha in serbo per lui.

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Come ti costruisco un amico!

Il blob decide dunque di mettersi in viaggio alla ricerca di qualcuno con cui condividere le poche gioie ed i tanti dolori che il mondo riserva ai suoi abitanti. Tutto ciò che troverà tuttavia saranno dei “pezzi” di altri blob, chiamati tumors, con cui Ash deciderà di formare il proprio personalissimo amico.

Quindi, tutto qui?

Nonostante la trama di The End is Nigh possa sembrare particolarmente banale, proseguendo nei 12 capitoli di cui è composto il titolo noterete come la suddetta sia più che altro un pretesto per raccontare qualcosa di molto più profondo, adulto e maturo.

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Sadismo ad 8 bit

Un vero e proprio viaggio tra incubi, paure e quella che potrebbe essere una realtà non troppo lontana, metaforicamente parlando, da quella che ci ritroveremo ad affrontare tra svariati anni.

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La mappa di gioco!

Non riveleremo null’altro della trama, ma non possiamo fare altro che fare i complimenti a McMillen, che ancora una volta ha portato su schermo la sua genuina follia, la stessa che ha fatto grande  The Binding of Isaac.

La disperazione di Ash

The End is Nigh è composto da circa 12 capitoli, a loro volta suddivisi in numerosi e complicatissimi livelli fatti di ostacoli, creature ostili e numerosi segreti.

Come ho già detto, all’interno di ogni “quadro” Ash sarà impegnato a collezionare i tumors, piccoli blob neri che acquisiranno un’importantissima valenza nelle fasi più avanzate del titolo; se li ignorerete, il gioco saprà come punirvi. Oltre ai suddetti tumors in alcuni livelli saranno presenti delle cartucce, che se raccolte daranno accesso a dei meravigliosi minigiochi in 8 bit.

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Pioggia postapocalittica!

Nonostante il titolo di McMillen sembri abbastanza lineare, ogni difficilissima area è esplorabile sia in orizzontale che in verticale, e racchiuderà un numero smisurato di segreti tutti da scoprire, molti dei quali necessari per l’avanzamento della trama.

Tumors, a raccolta!

Per quanto riguarda il gameplay, The End is Nigh attinge a piene mani dal sistema di gioco di Super Meat Boy, evolvendolo in alcuni aspetti. Il sistema di movimento di Ash è sostanzialmente identico a quello già visto nell’opera del Team Meat, che a breve arriverà su Switch.

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The End is Nigh, my friend!

Il protagonista del titolo potrà infatti scivolare sulle pareti, aggrapparsi a particolari appigli ed ovviamente saltare. Ogni movimento richiederà una precisione millimetrica, che, se mancante, porterà a morte certa.

Nonostante possa dunque sembrare che The End is Nigh sia un reskin di Super Meat Boy, la verità è un altra. Oltre ad avere una sua personalissima identità, dettata da un’ambientazione e da un comparto artistico che raggiungono vette di eccellenza, The End is Nigh rappresenta un’evoluzione del comparto ludico di SMB, aggiungendo a quest’ultimo elementi presi di peso dai titoli metroidvania.

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The End is Nigh sa come essere inquietante!

L’esplorazione ed il backtracking, totalmente assenti nel titolo Team Meat, diventano componenti fondamentali dell’avventura di Ash, che -come anticipato in precedenza- dovrà esplorare ogni angolo del mondo di gioco e sfruttare ogni sua abilità per raggiungere i molteplici finali presenti nel gioco.

L’arte apocalittica..

The End is Nigh, sotto il profilo artistico e tecnico, è un vero e proprio gioiellino. L’opera firmata da McMillen gira egregiamente su Nintendo Switch, sia in modalità dock, sia in modalità portatile, restando ancorata solidamente ai 60fps che in un titolo del genere sono fondamentali per misurare con precisione ogni salto in modo da evitare tutti gli ostacoli.

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Le zone di gioco sono pura arte!

..e che arte!

Se dunque la parte tecnica del titolo è ottima, il comparto artistico è una vera e propria eccellenza. Nonostante una grafica minimale, le zone visitate da Ash sono tutte meravigliosamente realizzate; si passa da città totalmente in rovina ad aree desertiche, fino ad arrivare a luoghi celestiali o profondità demoniache.

Ogni macroarea ha un suo stile perfettamente riconoscibile, figlio della follia degli sviluppatori che hanno sapientemente utilizzato palette di colori e remix di brani classici per dare personalità ad aree che altrimenti sarebbero state tutte eccessivamente monotone.

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Insomma, avete capito no?

L’apocalisse di The End is Nigh insomma è tra le più belle ed evocative mai viste in un videogioco.

In conclusione..

The End is Nigh è l’ennesima perla sfornata dal genio di McMillen. Se amate i platform old school il nuovo titolo targato Nicalis sarà pane per i vostri denti.

Tuttavia dovrete armarvi di tanta, tanta pazienza, dato che le avventure di Ash sono davvero molto difficili; molto spesso infatti vi ritroverete più volte a maledire quel salto sbagliato o quello spuntone nascosto che vi ha portato alla morte.

Se però la difficoltà non è un problema, non esitate ed acquistate questo piccolo e longevo indie, non ve ne pentirete.

 

 

 

 

 

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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